Argini di fiumi e canali, maxi piano da 13 milioni per la sicurezza

Argini di fiumi e canali, maxi piano da 13 milioni per la sicurezza
ROVIGO - Pioggia di milioni per la riduzione del rischio idrogeologico grazie ai fondi del Pnrr. Sono 13,6 quelli in arrivo per il Polesine, da Bergantino a Rosolina, anche...

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ROVIGO - Pioggia di milioni per la riduzione del rischio idrogeologico grazie ai fondi del Pnrr. Sono 13,6 quelli in arrivo per il Polesine, da Bergantino a Rosolina, anche perché secondo l'ultimo Rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia realizzato dall'Ispra, l'analisi dei dati di pericolosità su scala provinciale vede proprio la provincia di Rovigo svettare, in tandem con la dirimpettaia Ferrara, sull'altra sponda del Po, con quasi il 100% della superficie allagabile in caso di scenario di pericolosità rara, rispettivamente il 99,1% e il 99,9%, anche se, all'opposto, la superficie a rischio in caso di scenario di pericolosità elevata, il Polesine è fra le più basse, comunque sempre l'11,8% del territorio provinciale, seppur appena 1,6% della popolazione. Questo perché costante è il lavoro di manutenzione e arginatura del Po come dell'Adige e degli altri canali principali. I circa 14 milioni sono stati destinati al Polesine in virtù dell'accordo che è stato siglato fra la Regione e il Dipartimento nazionale della Protezione civile, in seguito all'approvazione della suddivisione degli stanziamenti complessivi, 50 milioni, approvata dalla giunta regionale, con una delibera proposta dall'assessore al Dissesto idrogeologico e alla difesa del suolo Gianpaolo Bottacin.


L'OBIETTIVO
Proprio Bottacin spiega come, «dopo i 20 milioni assegnati alla provincia di Venezia, è la volta del territorio di Rovigo, cui sono stati destinati quasi 14 milioni: un contributo importante finalizzato alla sicurezza del luogo grazie all'attuazione di nuove opere di rinforzo e sistemazione del suolo. La priorità del Veneto e del presidente Zaia è quella di scommettere sull'ambiente, soprattutto per quanto riguarda i rischi idrogeologici e la protezione delle aree verdi e della biodiversità. Proteggere il territorio significa anche garantire maggiore sicurezza ai nostri cittadini. La Regione coordinerà tutti gli interventi attraverso le sue strutture regionali e per alcuni li seguirà anche direttamente».


LE OPERE


Sei gli interventi finanziati in Polesine. Il più rilevante riguarda i lavori di sistemazione dell'argine sinistro del Po di Levante, a Rosolina, per un valore di 3,5 milioni, con la Regione attraverso il Genio civile come soggetto attuatore. Per i lavori di sistemazione dell'argine destro dell'Adige, a San Martino, sono stati stanziati 2,5 milioni, sempre con Genio civile come attuatore. Sono 2,4 i milioni stanziati per il primo stralcio della sistemazione dell'argine sinistro del Po di Venezia a Mazzorno sinistro, in territorio adriese, con il soggetto attuatore che in questo caso è invece l'Aipo, l'Agenzia Interregionale per il Po. Due milioni servono ai lavori di sistemazione dell'argine destro del Po di Venezia a Corbola, sempre con Aipo come attuatore. Interessano, poi, Castelnuovo Bariano e di Bergantino le opere di sistemazione lungo le sponde del canale Cavo Maestro sulla Regionale 482 Altopolesana, l'ex Statale Ostigliese, dal chilometro 41,9 al chilometro 43,4, con una somma a disposizione pari a 2 milioni assegnati a Veneto Strade in qualità di soggetto attuatore. Infine, 1,2 milioni sono stati stanziati per i lavori di sistemazione delle difese spondali dell'argine sinistro del Po a Stienta, anche in questo caso con l'intervento affidato all'Aipo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino