Mobilitazione dei socialisti: «Così salveremo l'archivio storico de l'Avanti!»

Alcune pagine de L'Avanti!
TORRE DI MOSTO (VE) - La pagina del Gazzettino, con la notizia del ritrovamento di una parte dell'archivio dell'Avanti!, ha cominciato a girare ieri mattina via social....

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TORRE DI MOSTO (VE) - La pagina del Gazzettino, con la notizia del ritrovamento di una parte dell'archivio dell'Avanti!, ha cominciato a girare ieri mattina via social. È stato il segretario regionale del Psi, Riccardo Mortandello, a dare il via alle 7 con un messaggio whatsapp al senatore Riccardo Nencini, presidente del Consiglio nazionale del Partito socialista. La scoperta di un archivio del giornale del partito, nascosto in una soffitta a Torre di Mosto, fatta dal Gazzettino, ha destato grande interesse nella vecchia guardia, riaprendo una ferita mai cicatrizzata. Molto materiale della storia del Psi è sparso per l'Italia, la chiusura del giornale nel 1993 e il terremoto Tangentopoli hanno favorito una dispersione incontrollata. «Faremo di tutto per salvare questo pezzo di storia, non solo del nostro partito, ma del nostro Paese - assicura il senatore Nencini - anche se è giusto riconoscere che si trova in buone mani. La notizia pubblicata da voi è straordinaria e mi ha lasciato allibito. Voglio mettermi in contatto con il signor Silvano Burato e sono pronto a recarmi personalmente a Torre di Mosto per visionare il materiale. Sono a conoscenza di altri frammenti dell'archivio del quotidiano socialista sparsi in altre zone d'Italia, ma questo sembra essere di particolare interesse. Dobbiamo cercare di ricomporre questo puzzle di testimonianze del nostro passato».


IL PARTITO
Sulla stessa lunghezza d'onda il segretario regionale, Mortandello, sindaco di Montegrotto: «Quando ho letto l'articolo ho fatto un balzo. Mi sono sentito in dovere di informare i dirigenti nazionali ed anche storici socialisti, come Gennaro Acquaviva. Sono tutti d'accordo sul fatto che quel materiale debba avere una fruizione pubblica. Per quanto meritoria, l'opera del signor Burato è senza futuro. Quelle pagine di storia non meritano di restare accatastate in una soffitta. Penso che il primo passo da fare sia parlare con il proprietario del materiale». Più moderato Gigi Giordani, storica bandiera del socialismo veneziano e presidente del Circolo culturale Nardi, dove vengono custodite parecchie vestigia del partito. «Ero a conoscenza dell'esistenza di questo archivio, avevo contattato Burato perché volevo andare a vederlo, ma non siamo mai riusciti a combinare l'incontro. Certamente è importante salvare i pezzi della nostra storia, ma è altrettanto importante guardare al futuro. E noi stiamo rilanciando il nuovo Avanti! che viene distribuito in accoppiata con Il Riformista».


Un altro storico direttore dell'Avanti!, Ugo Intini, è stato informato del ritrovamento da un amico veneziano, il professor Fabrizio Ferrari, e si è aperta un'altra pista di recupero del materiale che porta alla Fondazione Pietro Nenni, che potrebbe essere interessata ad acquisire il materiale, considerato che vi sono anche molte lettere scritte a mano dal vecchio leader socialista. La sensazione è che tutti vogliano fare qualcosa per salvare il materiale, ma che ognuno vada in ordine sparso. «Nel fine settimana abbiamo in programma il consiglio nazionale del partito - aggiunge Mortandello - cercherò di cogliere l'occasione per arrivare ad una decisione condivisa». Nella frenetica giornata di ieri dei socialisti, chi è rimasto impassibile è proprio il protagonista, Silvano Burato. Da qualche giorno è tornato nell'abitazione di Trezzano sul Naviglio e pare che abbia anche il cellulare guasto. Però ieri mattina, un parente di Burato si è recato all'edicola di Torre di Mosto ed ha acquistato tre copie del Gazzettino.
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Il Gazzettino