Tutti Indiana Jones agli Open day degli scavi archeologici di Frattesina e Villamarzana

I partecipanti agli Open day di Villamarzana e Frattesina fanno esperienza di archeologia
ROVIGO - Si prospetta un fine settembre speciale, ricco di appuntamenti e occasioni per gli appassionati di storia ed archeologia, ma anche, più semplicemente, per chi...

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ROVIGO - Si prospetta un fine settembre speciale, ricco di appuntamenti e occasioni per gli appassionati di storia ed archeologia, ma anche, più semplicemente, per chi è curioso di scoprire qualcosa di nuovo sul Polesine. Il Museo archeologico nazionale di Fratta Polesine ha intrapreso una collaborazione con le campagne di scavi in corso a Frattesina e Villamarzana, inserite nel progetto “Prima Europa. La Protostoria del Polesine”, finanziato dalla Fondazione Cariparo e coordinato dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, che stanno vedendo impegnati Università della Sapienza di Roma, Università di Padova e Cpssae di Rovigo.


“SCAVI APERTI”

Giovedì scorso si è svolto il primo Open day aperto al pubblico, con visite alla struttura museale e agli scavi stessi, in questo caso quelli in corso a Villamarzana. Si replica mercoledì 27, con il ritrovo all’istituto frattense, situato nella barchessa nord di villa Badoer, alle 13.50. Si partirà alle 14, con una visita guidata al museo e poi a seguire percorso agli scavi e ai laboratori di Villamarzana, dove gli archeologi impegnati sul campo illustreranno l’evoluzione della campagna e mostreranno direttamente agli interessati alcuni dei reperti più affascinanti recuperati. Durata prevista di circa tre ore. 
Il primo dei due appuntamenti è stato finalizzato alla scoperta del sito archeologico di epoca protovillanoviana. Lo staff degli archeologi, composto da Michele Cupitò, Davide Vicenzutto e Claudio Bovolato, dell’Università di Padova, assieme a Paola Salzani, funzionario archeologo della Soprintendenza, hanno guidato gli interessati alla scoperta dell’insediamento, datato tra la fine del secondo e l’inizio del primo millennio avanti Cristo, e strettamente connesso con il più famoso e vicino sito di Frattesina. 
«Sono state una bellissima idea e una bellissima esperienza quelle di aprire al pubblico gli scavi locali - afferma il sindaco di Villamarzana Daniele Menon - È stata una mezza giornata, immersa nel mondo della storia e dell’archeologia, scoprendo cose nuove e molto interessanti sul nostro passato. Avere la possibilità di essere guidati da persone esperte, come il professor Michele Cupito e il suo staff, non capita tutti i giorni. Una iniziativa che ti arricchisce. Per questo, invito tutti a partecipare alla seconda giornata».

IL PROSSIMO APPUNTAMENTO

Per chi invece fosse interessato all’Open day di Frattesina, l’incontro è previsto per venerdì 22, con ritrovo sempre al Museo archeologico, alle 15.20. In programma una visita al museo, dalle 15.30 alle 16.30, condotta dalla direttrice, Maria Letizia Pulcini, assieme al docente Andrea Cardarelli ( Università della Sapienza di Roma) e a Paolo Bellintani (presidente di Cpssae Rovigo), responsabili della campagna in corso a Fratta; a seguire spiegazione specialistica sulla lavorazione del vetro, con Ivana Angelini, docente dell’Università di Padova, e “escursione” nei depositi del museo, alla scoperta di vecchi, ma soprattutto nuovi reperti, emersi da queste nuove indagini, con Costanza Paniccia, della Sapienza Università di Roma; chiusura, dalle 17.30 alle 18.30, direttamente nella zona degli scavi, accompagnati anche da Paola Salzani. Sarà presente, in entrambe le occasioni il vicepresidente vicario della Fondazione Cariparo, Giuseppe Toffoli. 

Il solo costo previsto è quello della visita al museo (2 euro + 1 euro per la salvaguardia del patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna, colpito dalle recenti alluvioni) ed è necessaria la prenotazione (entro il 21 settembre, per l’Open day a Frattesina, entro il 25 settembre per quello di Villamarzana), fino al raggiungimento massimo di 30 posti disponibili, inviando una e-mail a drm-ven.museofratta@cultura.gov.it o contattando il numero di telefono 0425/668523. Le altre attività sono, invece, gratuite e i visitatori dovranno provvedere con mezzi propri agli spostamenti. 
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Il Gazzettino