L'arbitro fischia rigore, ma per la squadra che lo riceve non c'è: il 14enne sbaglia di proposito. «Mi hanno fatto i complimenti anche a scuola»

Il giovane calciatore nigeriano dell'Union River racconta insieme alla mamma il suo gesto sportivo

L'arbitro fischia rigore, ma per la squadra che lo riceve non c'è: il 14enne sbaglia di proposito. «Mi hanno fatto i complimenti anche a scuola»
ADRIA (ROVIGO) - «È stata una bella cosa quella che ha fatto Cid. Ne vado orgogliosa». Joy...

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ADRIA (ROVIGO) - «È stata una bella cosa quella che ha fatto Cid. Ne vado orgogliosa».


Joy Onya Ngozie, 48 anni, è la mamma di Onya Chiduben, per tutti Cid, 14 anni, che domenica nella partita del campionato dei giovanissimi provinciali, con l'Union River, squadra allenata da Vincenzo Gargiuolo impegnata a Bellombra contro l'Adriese, dopo che l'arbitro aveva fischiato un calcio di rigore che per lui ei suoi compagni non c'era, ha deciso non di calciare forte, ma di fare un passaggio al portiere. La partita è finita 5-0 per l'Union River. Cid, con mamma Joy e papà Eze Onya Ignatius, abita, con i fratelli Prince di 21 anni e Kamsi di 15, a Sant'Apollinare.

LA MAMMA

«Siamo in Italia da 21 anni - dice Joy - a Sant'Apollinare da 7. Prima abitavamo a Polesella. I ragazzi hanno sempre avuto la passione del calcio, e l'hanno sempre praticato. Prima a Polesella, poi, quando ci siamo trasferiti a Sant'Apollinare i ragazzi hanno giocato con la Polisportiva Borsea ea Pontecchio. Ora, Cid e Kamsi, che ha un anno in più, giocano con l'Union River e vengono a prenderli per portarli agli allenamenti a Gavello, mentre Prince gioca con la Juniores del Borsea. Sono bravi ragazzi, e come tutti, a volte mi fanno un po' arrabbiare. Il gesto che ha fatto Cid è stato bello e sono proprio fiera di lui».

IL SUO RACCONTO

Centrocampista di ruolo, gioca a calcio da quando ha sette anni. «Non mi aspettavo tutto questo clamore, abbozza timidamente». Hai fatto un gesto che non tutti avrebbero fatto. Lo racconti con le tue parole per i nostri lettori? «L'arbitro ha visto un tocco di mano dell'avversario e ha fischiato il rigore. Io ei miei compagni gli abbiamo fatto notare che si era sbagliato, che non c'era stato, ma lui è stato fermo nella sua decisione. Così quando mi sono presentato dagli undici metri al posto di calciare, ho fatto un passaggio al portiere».
Un gesto che ha suscitato lo stupore generale. «Sì, oltre ai miei compagni che mi hanno abbracciato ho ricevuto belle parole anche dagli avversari». E a scuola? «Anche, gli amici che sanno che gioco a calcio mi hanno fatto i complimenti».

Nato in Italia, Cid fa la terza alla scuola media "Casalini". Dall'età di 7 anni gioca a calcio. «Ho iniziato a Polesella, poi Borsea, Pontecchio, Rovigo e ancora Borsea: da due stagioni sono all'Union River».
Qual è il tuo giocatore preferito? «Mi piace molto Zidane. Gioco mediano ma a volte anche centrocampista esterno». Sogno nel cassetto? «Credo che il sogno di ogni calciatore sia quello di arrivare al professionismo. La speranza è quella, ma l'importante è impegnarsi in qualsiasi cosa si faccia».
Cid è stato convocato anche nella rappresentativa dell'Under 14. «Sì, è stata una bella esperienza. Ci siamo allenati il 29 gennaio a Boara Polesine».

LA FIGC E IL CLUB

Il responsabile tecnico della Figc Alessandro Violati l'ha convocato anche per il prossimo raduno, in programma il 19 febbraio. Il gesto di Cid non è passato inosservato al delegato della Figc Luca Pastorello. «Il giocatore merita i complimenti per l'atteggiamento che ha avuto. Sono quelle storie che fanno bene al calcio, quello bello, quello sano. È intenzione della delegazione premiarlo, magari in occasione della finale provinciale del torneo dei Giovanissimi».


Felice anche Angelo Malaspina, presidente dell'Union River. «Qui il risultato finisce inevitabilmente in secondo piano. E siamo orgogliosi di quello che ha fatto Cid e la squadra. Sono queste le azioni che ci piacciono, ed è bello che questo tipo di insegnamenti arrivino da ragazzi adolescenti che dimostrano una bella maturità». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino