I sindaci del litorale: «Servono altri sacrifici, restiamo in zona arancione»

La spiaggia di Jesolo
JESOLO/S.MICHELE - «Per opportunità ritengo necessario rimanere con una classificazione arancione almeno per altri 15 giorni, anche se tutti gli indicatori...

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JESOLO/S.MICHELE - «Per opportunità ritengo necessario rimanere con una classificazione arancione almeno per altri 15 giorni, anche se tutti gli indicatori dovessero continuare a diminuire». A dirlo con estrema convinzione è il presidente della Conferenza dei sindaci della costa veneta, il sindaco di San Michele-Bibione Pasqualino Codognotto, ma sulla stessa linea di pensiero c’è gran parte degli altri sindaci delle città balneari. 


INVITI ALLA PRUDENZA
Se i contagi sono in calo nel litorale veneziano, “prudenza e attenzione” continuano a rimanere le parole d’ordine, soprattutto per salvare la stagione. Già da alcuni giorni le strutture ricettive della costa stanno registrando le prime prenotazioni per la prossima estate, anche dall’estero, ma in caso di nuove impennate di positivi e di ricoveri in ospedale la situazione cambierebbe radicalmente, con il rischio di rivivere l’incubo della primavera 2020. Ed è per questo che i primi cittadini della costa continuano a predicare prudenza, con l’invito praticamente quotidiano a evitare comportamenti inutili - per non dire rischiosi - comprese le visite tra amici ma anche “pizzate” e ritrovi in compagnia in abitazioni private. Per non parlare delle consumazioni in gruppo acquistate per asporto ma consumati di fronte ai locali. Concetti che i sindaci ormai stanno ripetendo all’infinito.
BIBIONE
A partire proprio dal sindaco Pasqualino Codognotto, che sabato è arrivato alla sua centottantunesima diretta Facebook dopo la prima dello scorso marzo: «Il cibo per asporto – ha ribadito Codognotto – non va consumato di fronte ai locali. Stiamo ricevendo ancora troppe segnalazioni». Concetti che il presidente dei sindaci delle città balneari venete, ha ribadito anche ieri. «Ormai dobbiamo pensare alla prossima stagione – dice sempre Codognotto –. Anche se i vari indicatori di contagi e occupazione ospedaliera dovessero abbassarsi ancora come tutti ci auguriamo, auspico una classificazione arancione almeno per altri 15 giorni. Mi sembra che nella nostra Regione la situazione sia stata accettata, mi stupisco di quelle regioni che hanno ricorso contro la classificazione “rossa” o insistono nel voler tenere aperto: tra dieci giorni se nei loro territori le condizioni peggioreranno cosa faranno? A chi chiederanno aiuto? Oggi stiamo vivendo una fase cruciale, dobbiamo fare tutti attenzione. Capisco, a livello umano, che tutti siamo stanchi, ma non possiamo mollare proprio ora».
JESOLO
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco Valerio Zoggia. Anche a Jesolo, infatti, ci sono state delle segnalazioni di comportamenti meno attenti. «Ho ricevuto personalmente degli allarmi in questo senso – dice il sindaco – fortunatamente non molti, segno che la maggioranza dei cittadini ha capito la situazione. C’è però una minima parte che fa finta di non capire o sfrutta a proprio interesse le deroghe dei Dpcm, magari per ritrovarsi in compagnia di amici. Non sono comportamenti accettabili e ricordo che i controlli dei nostri agenti sono quotidiani. Dobbiamo salvare la stagione 2021 e, personalmente, sono del parere che sia opportuno mantenere le attuali restrizioni anche per febbraio, poi da marzo si potrà ragionare sulle aperture, ovviamente se a livello sanitario ci saranno le condizioni per farlo. Oggi è prematuro per dirlo».
CAVALLINO ED ERACLEA

A chiedere prudenza ai propri concittadini è anche la sindaca di Cavallino-Treporti Roberta Nesto: «Nel nostro territorio – ribadisce – il numero delle persone positive è in diminuzione, si tratta sicuramente di una buona notizia ma questo non è il momento di abbassare la guardia. Se il numero dei contagiati è in calo significa che le restrizioni funzionano, ma dobbiamo continuare su questa strada. Siamo preoccupati per la situazione a livello europeo, anche per questo dobbiamo continuare a fare attenzione, non dobbiamo mollare per nessun motivo. Il rischio di ritrovarci al punto di partenza è alto. Fino ad oggi i miei concittadini sono stati ligi alle regole, chiedo di comportarsi ancora in questo modo». Uguale la raccomandazione diffusa dall’Amministrazione comunale di Eraclea, che ha chiesto ai cittadini di limitare gli spostamenti ed evitare assembramenti.

 

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Il Gazzettino