“Arancia Meccanica”, presi due rapinatori seriali, il complice è un 17enne

“Arancia Meccanica”, presi due rapinatori seriali, il complice è un 17enne
VENEZIA - Sono ritenuti responsabili di quattro rapine, consumate e tentate, nella terraferma veneziana i due giovani pregiudicati raggiunti da un’ordinanza di...

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VENEZIA - Sono ritenuti responsabili di quattro rapine, consumate e tentate, nella terraferma veneziana i due giovani pregiudicati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Gilberto Stigliano Messutti ed eseguita nella mattinata  dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Venezia. L’indagine, denominata “Arancia Meccanica” e coordinata dalla pm Rosa Liistro, ha riguardato una serie di rapine consumate in esercizi commerciali tra la fine del 2016 e il primo semestre 2017 e attribuite a una banda di giovani che spesso agivano travisati e utilizzando modalità particolarmente violente (da qui il nome dell’indagine). Il blitz  segue l'analogo provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale per i minorenni di Venezia a carico di un 17enne di origini romene (eseguito lo scorso 23 agosto) al quale sono attribuite due rapine in concorso con gli arrestati.


In particolare, l’attività investigativa ha consentito di acquisire concreti e inconfutabili indizi di colpevolezza a carico di  Carlo Di Ruocco, 20enne veneziano, e Luigi Garbin, 22 enne rodigino, entrambi pluricensurati per rapine, furti e altri reati, mentre sono ancora al vaglio  le posizioni di altri co-indagati per ulteriori, analoghi fatti delittuosi. I due maggiorenni, nonostante la giovane età, sono ampiamente noti alle forze dell’ordine per il loro curriculum criminale: il primo è in carcere per una rapina in Piazza Mercato a Marghera il 6 novembre 2017, a un cuoco bengalese, mentre Garbin è detenuto per analogo delitto commesso il 6 giugno 2017 in una tabaccheria di Chirignago. Il Di Ruocco, è già balzato alle cronache locali per aver fatto parte di una baby gang che, tra il 2014 e il 2015, ha imperversato nell’area mestrina con continue aggressioni in danno di stranieri, in particolare del Bangladesh.
 


Ad entrambi, unitamente al minore, sono attribuite varie rapine a mano armata.  Il comandante provinciale dei Carabinieri: “Altri pericolosi rapinatori assicurati alla giustizia. Continuiamo con determinazione a perseguire l’obiettivo di aumentare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini nella loro vita quotidiana. I provvedimenti cautelari eseguiti oggi vanno sempre in questa direzione, così come gli arresti della scorsa settimana che ci hanno consentito di sgominare la banda di scassinatori di slot-machine. Avanti così”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino