Battaglia sull'ara crematoria: nasce il "comitato del no" e azioni legali del sindaco

Sempre più aspra la contestazione intorno all'ara crematoria che dovrebbe sorgere a Villanova del Ghebbo
VILLANOVA DEL GHEBBO  - Si inasprisce la disputa per l’ara crematoria che dovrebbe sorgere a Villanova del Ghebbo in via Marco Biagi. Giovedì sera, a...

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VILLANOVA DEL GHEBBO  - Si inasprisce la disputa per l’ara crematoria che dovrebbe sorgere a Villanova del Ghebbo in via Marco Biagi. Giovedì sera, a Padova, è stato costituito un comitato con il preciso compito di opporsi a quest’opera pubblica voluta dall’amministrazione comunale.

L’ufficialità, nello studio dell’avvocato Giorgio Destro a Padova, dove, anche alla presenza dell’avvocato Lina Manuali e della dottoressa Marina Lecis, esperta ambientale è stato costituito il comitato Tutela ambiente e salute del Comune di Villanova del Ghebbo” con presidente Cinzia Visentin (tel. 329-7478783) e sede in Villanova del Ghebbo.

Finalità: opposizione alla realizzazione del forno crematorio in Villanova del Ghebbo, in ogni sede, civile, amministrativa e penale. “La presidente ha già conferito mandato agli avvocati Giorgio Destro e Lina Manuali per ogni iniziativa legale necessaria per il conseguimento della relativa finalità. La dottoressa Lecis ha pure ricevuto incarico professionale per la redazione di una perizia ambientale diretta ad accertare le criticità territoriali connesse alla eventuale costruzione del forno crematorio”, recita una nota dell’avvocato Giorgio Destro”. 

L’ASSEMBLEA 
La costituzione del nuovo comitato segue la riunione di martedì sera in sala polivalente A. Borin a Villanova del Ghebbo dove era stato indetto un incontro per discutere della realizzazione dell’impianto. Nel corso dell’assemblea non sono mancate accuse rivolte al sindaco Gilberto Desiati, alle quali il sindaco ha subito risposto con un comunicato: «Si comunica che il sindaco Desiati nel proprio interesse e a tutela dell’ente comune, avvierà azioni legali contro le persone che durante l’incontro pubblico tenuto dal comitato del no all’area di cremazione, hanno asserito pubblicamente, e con l’assenso degli organizzatori, che la realizzazione dell’impianto viene portato avanti solo perché il sindaco “si intasca dei soldi”, come rappresentato dai partecipanti all’incontro».

Si va dunque allo scontro fra i fautori del no e l’amministrazione per la realizzazione di questo impianto che il Comune vuole realizzare, ma che per il momento è ancora e solo un progetto. Da notare che il contrasto non è per qualcosa di comunale, cioè che interessa solo gli abitanti di Villanova del Ghebbo, ma interessa un bacino potenziale di 380 mila abitanti. Ovvio a questo punto la doverosa entrata in scena di altri enti provinciali e regionali per un impianto che ha un interesse pubblico di notevole portata, ma che sembra essersi ridotto ad una disputa locale come fra Montecchi e Capuleti. Si auspica ,quindi, un intervento di Provincia e Regione per un’opera che interessa tutto il Veneto e non solo il comune di Villanova del Ghebbo. 
 

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Il Gazzettino