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VENEZIA - La notte del 12 novembre 2019 la marea raggiungeva 187 centimetri a Punta della Dogana, la seconda Aqua Granda di sempre. Pochi giorni dopo, mentre Venezia contava i danni e si rialzava, la struttura commissariale per l’emergenza, retta dal sindaco Luigi Brugnaro, spiegava a privati e imprese come ottenere i risarcimenti, poi arrivati: oltre 6 milioni di euro a 2.242 cittadini e oltre 26 milioni a 2.796 tra attività sociali, di culto, economiche e produttive, per un totale pari a ben 32.047.311 euro. Ma l’acqua, il vento e il salso dei giorni successivi non avevano intaccato soltanto case e attività. C’era da rimettere a posto anche luoghi pubblici e progettare nuovi lavori per ridurre il rischio futuro. Lavori che da oggi diventeranno possibili grazie agli oltre 62,7 milioni di euro arrivati dallo Stato per l’emergenza del 12 novembre 2019. «Lunedì (domani, ndr) firmerò un decreto per avviare altri 48 interventi per un valore complessivo di 62.717.792, 99 euro – annuncia Brugnaro - Si tratta degli interventi inseriti in “lettera D” relativi alla realizzazione di interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi calamitosi, strettamente connesso all’evento e finalizzati prioritariamente alla tutela della pubblica e privata incolumità, in coerenza con gli strumenti di programmazione e pianificazione esistenti. Un plauso alla struttura Commissariale, ben coordinata dal dg Morris Ceron».
Il finanziamento è arrivato con la pubblicazione dell’ordinanza del capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, di intesa con il presidente del Veneto, Luca Zaia, con la quale si affida al sindaco di Venezia il coordinamento per la conclusione del piano degli interventi di ripristino legati ai danni delle acque alte che come una tenaglia hanno morso Venezia dalla notte tremendissima del 12 novembre fino a dopo Natale del 2019.
La Città Metropolitana riceverà 370.000 euro per la messa in sicurezza di San Servolo ed il nuovo pontile per il Fermi, il Porto 109.800 euro per il ripristino di un pontile, il Provveditorato alle Opere Pubbliche 9.552.600 euro per il ripristino della soffolta di Pellestrina, delle sponde fronte isola degli Armeni, delle sponde dell’isola di Torcello e delle Vignole, oltre al ripristino dei danni per le sedi di Questure, Prefetture e Vigili del Fuoco. «Credo che chiunque viva a Venezia e nelle Isole - Chiosa Brugnaro - abbia potuto vedere con i propri occhi i tantissimi lavori eseguiti per fare in modo che quanto accaduto in quella terribile serata non abbia più a ripetersi».
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Il Gazzettino