Apre un sexy shop davanti alla chiesa, rabbia a Sant'Anna

Apre un sexy shop davanti alla chiesa, rabbia a Sant'Anna
CHIOGGIA - Apre il sexy shop davanti alla chiesa, frazione in subbuglio e comitato cittadino sul piede di guerra. La piccola frazione ci era già passata una decina di anni...

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CHIOGGIA - Apre il sexy shop davanti alla chiesa, frazione in subbuglio e comitato cittadino sul piede di guerra. La piccola frazione ci era già passata una decina di anni fa. Anche allora aprì i battenti un sexy shop che durò non più di un paio d’anni. Ma allora era in una posizione decisamente decentrata, «si vedeva e non vedeva», dicono alcuni cittadini. Questa volta però il negozio è all’incrocio tra la statale Romea e il centro della piccola frazione, in pratica proprio di fronte alla chiesa. Una situazione definita «imbarazzante» con il comitato cittadino che sta cominciando ad alzare la voce: «E’ questo che vogliamo per la nostra frazione? – si chiede il presidente Valterino Baldin – La boutique del sesso verrà inaugurata oggi in una posizione centralissima dove tutti, compresi bambini e ragazzi, sono costretti a passare».

 «Il nostro parroco, durante la santa messa, alzando gli occhi potrà tranquillamente vedere il negozio e i nostri parrocchiani uscendo dalla chiesa, non troveranno una pasticceria, un fioraio o un giornalaio, ma un bel negozio di sexy shop dove è garantito l’anonimato, peccato che i clienti che vorranno entrarci saranno costretti a parcheggiare davanti alla chiesa nel centro del paese». La frazione già da qualche settimana è a dir poco irritata per il rischio di non veder realizzato un centro civico che, a detta del comitato e di numerosi cittadini, era stato promesso dal sindaco Alessandro Ferro (che a Sant’Anna risiede) e in una occasione anche dal presidente del consiglio Endri Bullo. Nei giorni scorsi il comitato era infatti tornato a farsi sentire: pare infatti che l’ex scuola primaria destinata a diventare centro civico possa essere destinata in realtà ad ospitare il centro cottura della mensa scolastica. E di questo si parlerà nell’assemblea di giovedì alle 21 in sala parrocchiale, a cui sarà presente anche il primo cittadino.
Di questo, ma anche del sexy shop additato dai più come dimostrazione tangibile dell’abbandono in cui versa la frazione: «A Sant’Anna siamo tanti a vivere – ricorda Baldin – abbiamo un bel bosco vicino dove poter passeggiare, ma non abbiamo un centro civico. I servizi pubblici sono pochi e non c’è decentramento di quelli sanitari e sociali; mancano spazi attrezzati per i nostri bambini e, di conseguenza, molte case sono in vendita e i pochi negozi che ci sono chiudono. Mancano negozi fondamentali per la vita di una comunità, ma da oggi, abbiamo un sexy shop. Sant’Anna è una frazione viva con tanta gente piena di voglia di fare. Abbiamo bisogno di aiuti e spazi adeguati da parte dell’amministrazione comunale».

Laconico il commento del parroco don Giovanni Natoli: «Se il sexy shop avrà clienti rimarrà aperto, se non ne avrà è ovvio che chiuderà». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino