Treviso. Storico edificio diventa la casa del tiramisù: «Ricetta tradizionale e niente additivi»

Aprirà in autunno, la data precisa ancora non si conosce, nei meravigliosi spazi interamente restaurati di Palazzo Barberia

TREVISO - Una grande casa del tiramisù, nel cuore di Treviso, in vicolo Barberia. Aprirà in autunno, la data precisa ancora non si conosce, nei meravigliosi spazi...

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TREVISO - Una grande casa del tiramisù, nel cuore di Treviso, in vicolo Barberia. Aprirà in autunno, la data precisa ancora non si conosce, nei meravigliosi spazi interamente restaurati di Palazzo Barberia, dove si potranno assaggiare i prodotti del laboratorio di Treviso Tiramisù di Dosson, «ma non solo tiramisù» ha voluto svelare la titolare Elisa Menuzzo. E per celebrare uno dei dolci più amati del mondo, uno dei rappresentanti per eccellenza della cultura veneta e, sopratutto, trevigiana, si è deciso di aprire nel centro storico questo "tempio" del tiramisù. «Sarà una vera e propria restituzione alla città di Treviso - ha spiegato Menuzzo - perché durante la realizzazione dei lavori di ristrutturazione e recupero della palazzina sono stati trovati affreschi e soffitti a cassettoni risalenti al 1400 che abbiamo deciso di conservare e di consegnare nelle mani dei trevigiani». Un patrimonio artistico della Treviso antica, a cavallo tra medioevo e rinascimento, che sarà possibile ammirare dopo l'apertura del negozio del centro storico di Treviso Tiramisù, la cui titolare ha deciso di rendere accessibili tutte le zone d'interesse artistico dello stabile affinché tutti quanti possano ammirare quanto è stato riportato alla luce.

Lo sviluppo

«Ma non solamente storia - sottolinea Menuzzo - perché affiancata alla bellezza di un tempo passato ci sarà anche la tecnologia». Una sinergia tra passato e futuro, che diventa il presente, tutto da gustare assieme a una porzione di tiramisù. «L'idea iniziale della nostra azienda, che ha aperto nel 2020, era quella di aprire dei negozi monomarca nelle principali città italiane» spiega Menuzzo. E così si era partiti, con l'apertura, il 25 gennaio 2020, del negozio a Venezia, sennonché di lì a breve sarebbe arrivato il lockdown covid. «È stato un disastro - continua Menuzzo - e abbiamo dovuto rimodularci completamente vendendo al settore Horeca - acronimo per Hotellerie - restaurant - café - ma contestualmente non ho mai abbandonato il progetto di Treviso, perché già lo avevo in testa e così nel tempo si è pure ampliato». Finalmente tre anni più tardi il sogno diventa realtà, nel cuore della città che ha dato i natali alla ricetta del dolce più famoso del mondo.

La sorpresa

«Vuole essere una celebrazione del tiramisù - continua l'imprenditrice - e di Treviso come suo luogo di nascita. Per questo abbiamo scelto anche un nome per il negozio che suonasse coerente con le radici venete di questo dolce». Il nome non è stato svelato, ma guarderà alla "lengua vèneta" come d'altronde già fanno i prodotti di Treviso Tiramisù. «Sarà un nome che piacerà di sicuro ai veneti - scommette Menuzzo - perché anche questo guarda alle nostre radici. Vogliamo dare un'idea di casa come già facciamo con i prodotti che prepariamo a Dosson che sono tutti chiamati in dialetto». "El vaseto", "A fetina", "A vanteria": basta aprire il sito per trovarsi catapultati in un esperienza al 100% veneta. «La nostra ricetta è quella tradizionale - conclude Menuzzo - e non utilizziamo additivi chimici di nessuna sorta. Vorrei infine ringraziare tutti i miei collaboratori, una meravigliosa manica di pazzi, senza i quali non sarei stata capace di arrivare dove sono ora». 

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Il Gazzettino