Un appuntamento per violentare una ragazza conosciuta sui social, il 24enne resta in carcere

Convalidato il fermo. Non ha appoggi familiari: niente domiciliari

Un appuntamento per violentare una ragazza conosciuta sui social, il 24enne resta in carcere
PORDENONE - Non ha alcun appoggio familiare che, in questo momento, gli consenta di poter accedere alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Il 24enne portogruarese che...

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PORDENONE - Non ha alcun appoggio familiare che, in questo momento, gli consenta di poter accedere alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Il 24enne portogruarese che venerdì sera è stato fermato dai carabinieri del Radiomobile, dopo aver tentato di ottenere un rapporto sessuale da una giovane del Pordenonese conosciuta su internet, resta in carcere. Questa la decisione del gip Rodolfo Piccin al termine dell'udienza di convalida del fermo che si è tenuta ieri mattina. La stessa Procura, attraverso il sostituto procuratore Federico Baldo, aveva proposto una misura cautelare in carcere dopo aver valutato i precedenti per droga, furto, rapina e violenza sessuale che gravano nel passato del giovane (recentemente il questore di Venezia gli ha notificato un ammonimento nell'ambito di un abuso sessuale in un ostello del mestrino). Difeso dall'avvocato Igor Visentin, ieri si è avvalso della facoltà di non rispondere.


L'incontro

I due ragazzi si erano conosciuti sui social e, dopo essersi scambiati alcuni messaggi, avevano deciso di approfondire la conoscenza. Era il primo incontro. Hanno cenato insieme in un locale del Portogruarese, ma quando sono tornati verso l'auto della vittima, lui ha manifestato le sue intenzioni. Saliti in auto si è impadronito delle chiavi e ha preteso di baciarla. L'ha presa per il collo nel tentativo di immobilizzarla, ma la giovane ha reagito sottraendosi alle pretese. Quando è riuscita ad aprire la portiera, ha cercato rifugio nel vicino ristorante in cui avevano appena cenato.

Il soccorso

Quattro avventori l'hanno soccorsa e, mentre telefonavano alla sala operativa del 112, hanno seguito il 24enne che nel frattempo si era impadronito dello zainetto della vittima, rimasto in macchina, e che si stava allontanando a piedi. Mantenendo il contatto telefonico con la pattuglia del Radiomobile, hanno fornito nei dettagli tutti gli spostamenti del giovane, che è stato rintracciato seduto sotto un portico.

Il furto

Lo zainetto è stato recuperato dai carabinieri. Era stato gettato dietro una siepe. All'interno non mancava nulla, ma questo non ha evitato una denuncia per furto aggravato, oltre all'ipotesi di violenza sessuale. Ieri, una volta convalidato il provvedimento di fermo, il 24enne è stato riportato nel carcere di Gorizia. Al momento in affievolimento della misura sarà possibile soltanto se la difesa dovesse trovare una struttura di accoglienza che permetta all'indagato di stare ai domiciliari.

 

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Il Gazzettino