Sequestrano e picchiano con calci e pugni un giovane per rapinarlo dell’Apple watch​, gli chiedono un «riscatto» e minacciano la sua famiglia: due arrestati

La vittima è un ragazzo di Pordenone. Arrestati due cittadini italiani, uno residente a Chions e l'altro a San Polo di Piave. Gli aggressori hanno girato un video riprendendo una parte dell'aggressione

(Pexels)
Sequestrarono e picchiarono per ore un giovane per rapinarlo dell’Apple watch: due persone arrestate. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pordenone questa...

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Sequestrarono e picchiarono per ore un giovane per rapinarlo dell’Apple watch: due persone arrestate. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pordenone questa mattina, 19 aprile, hanno dato esecuzione ad una misura emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Pordenone nei confronti di due cittadini italiani di origine marocchina, uno residente a Chions e l’altro a San Polo di Piave, ritenuti autori di un sequestro di persona a scopo di rapina e tentata estorsione ai danni di un 24enne residente a Pordenone.

Sequestro e rapina

Il giovane, nello sporgere denuncia, ha raccontato di essere stato attitrato con un tranello all'interno dell'appartamento di uno dei due arrestati, suo conoscenti che, dopo averlo rinchiuso in una stanza per tre ore, averlo picchiato con schiaffi e pugni, gli hanno portato via l'Apple watch che aveva al polso dicendogli che per riaverlo, avrebbe dovuto versare mille euro. I due hanno continuato a minacciare il 24enne con messaggi e appostamenti sotto casa. E, lo scorso febbraio, ad essere presi di mira con le minacce, sono stati anche il padre e il fratello della vittima

Il video dell'aggressione

L’acquisizione e visione delle immagini del video, girato dagli stessi aggressori, in cui veniva ripresa una parte della brutale aggressione, e le successive investigazioni permettevano di individuare numerosi e precisi riscontri probatori rispetto ai gravi fatti denunciati dalla persona offesa tanto da determinare il Pubblico Ministero procedente a richiedere ed ottenere l’emissione delle misure cautelari eseguite dagli Agenti della Squadra Mobile.

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Il Gazzettino