Avis, nel Trevigiano numeri in crescita: più volontari e donazioni. Ma arriva l'appello: «Serve più plasma»

La riunione provinciale Avis
MANSUÈ (TREVISO) - La vita è un filo rosso che corre da persona a persona, attraverso il dono del sangue. Sempre più prezioso grazie alle nuove...

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MANSUÈ (TREVISO) - La vita è un filo rosso che corre da persona a persona, attraverso il dono del sangue. Sempre più prezioso grazie alle nuove tecnologie che consentono di ricavare i farmaci per curare patologie importanti. È uno degli aspetti emersi ieri alla 67esima assemblea dell'Avis provinciale di Treviso. Ospitata nella palestra comunale, si è svolta alla presenza di 300 soci delegati, in rappresentanza delle 88 Avis comunali della Marca. Con l'organizzazione curata dall'Avis comunale di Mansuè in collaborazione con le Avis di Gaiarine, Fontanelle e Portobuffolè.

LA SFIDA

Il presidente Stefano Pontello, alla guida di Avis Provinciale Treviso, ha relazionato sui dati del bilancio associativo relativi al 2023 e sulle prossime sfide strategiche per preservare la continuità della filiera del dono ancor più sollecitata dall’apertura della Cittadella della Salute, il nuovo polo ospedaliero trevigiano che sta potenziando l’attività chirurgica e con essa quella trasfusionale. La sfida del 2024: aumentare la raccolta di plasma data la contrazione della disponibilità di plasma a livello internazionale e l’incremento di farmaci e terapie basate sul suo utilizzo. I dati del bilancio: il 2023 ha registrato una raccolta complessiva di 45.986 sacche con un incremento del 1,05% rispetto all’anno precedente, pari a 480 donazioni in più (l’aumento maggiore, pari al 4,99% pari a 378 unità riguarda il plasma). Nel dettaglio, delle 45.986 unità totali: 36.852 sono le sacche di sangue intero, 7.947 di plasma e 1.187 di piastrine. I soci donatori sono complessivamente 32.407. I nuovi donatori sono 2.291 (294 in più se raffrontiamo il dato del 2022).

 

L’APPELLO

«Il bilancio è positivo e attesta che siamo sempre riusciti a rispondere alle richieste di sangue provenienti dal sistema sanitario, garantendo il fabbisogno. Per il 2024 ci aspetta una sfida ancora più grande» sottolinea Pontello. Che si appella ai donatori, in particolare ai giovani: «Chiedo a tutti di effettuare almeno due donazioni all'anno, per implementare l'attività». Presente all'assemblea Francesco Benazzi, dg Usl 2. «L'apporto dell'Avis, attraverso le donazioni, è importante anche perché ci permette di affrontare patologie importanti» ha evidenziato Benazzi. Che ha sottolineato l'ottima sinergia fra Usl2 e Avis. Una criticità emersa è che per effettuare una donazione di plasma nel weekend l'attesa di è almeno un mese. L'Avis chiede che venga potenziato l'accesso nel weekend.

 

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Il Gazzettino