Tutti in coda per gli avanzi in rete: spopola in Fvg "To good to go", l'app contro lo spreco alimentare

L'idea è nata in Danimarca, ora sul territorio conta decine di commercianti in rete

Tutti in coda per gli avanzi in rete: spopola in Fvg "To good to go", l'app contro lo spreco alimentare
Le cose vanno talmente bene che bisogna correre. È un po’ come prenotare un ristorante in centro il sabato sera: chi arriva prima si siede, gli altri restano senza...

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Le cose vanno talmente bene che bisogna correre. È un po’ come prenotare un ristorante in centro il sabato sera: chi arriva prima si siede, gli altri restano senza cena fuori. Sta letteralmente spopolando, tra Udine e Pordenone, un’applicazione nata in realtà in epoca pandemica ma passata in sordina per i primi mesi (in qualche caso anche anni) dopo la sua discesa in campo. Si chiama “To good to go” ed è una rete ideata contro lo spreco. I suoi progettisti, che hanno dato vita all’applicazione in Danimarca nel 2015, non avevano sicuramente previsto la super-inflazione di quest’anno e della seconda parte del 2022. Eccolo, il vero “turbo” che ha permesso al sistema di decollare: la corsa, infatti, è dettata proprio dal fatto che i risparmi che si possono ottenere sono altissimi. 

Come funziona l'app

“Too good to go” significa letteralmente “troppo buono per andare”. E “andare” vuol dire essere buttato. Panetterie, bistrot, ristoranti, anche supermercati: il panorama dei commercianti che aderiscono all’iniziativa è in continua espansione. Siamo ad esempio a Pordenone, perché l’applicazione per smartphone può essere settata a seconda della propria posizione. Basta cercare il locale che aderisce e si apre la pagina delle offerte: tutto quello che entro la fine della giornata lavorativa andrebbe buttato o che non si riuscirebbe comunque a vendere a prezzo pieno finisce in una “borsa sorpresa”. Ed è inserito nel circuito dell’applicazione. I prezzi? Vantaggiosissimi, perché ad esempio da Tomadini si può portare a casa da mangiare con 4,99 euro. Basta prenotarsi, anche se vista la richiesta è sempre più difficile. Solitamente i locali fanno così: organizzano due “ondate” di offerte, una per pranzo l’altra per cena. Capita così che già al mattino il sushi di un noto ristorante del centro di Pordenone sia già esaurito per la cena. Unica possibilità? Il giorno successivo. Il prezzo? Sempre bassissimo, circa tre euro per la borsa a sorpresa. Certo, non si sa cosa aspettarsi all’interno, ma generalmente si parla di pasti che altrimenti costerebbero anche tre volte in più. 

Anche a Udine alimenti a prezzi stracciati

A Udine la macchina si è messa in moto prima rispetto che a Pordenone. E il meccanismo è rodato eccome. Spostandosi nel capoluogo friulano, infatti, compaiono decine di locali che aderiscono all’iniziativa e che mettono a disposizione a prezzi stracciati gli alimenti che altrimenti a fine giornata finirebbero nel cestino. C’è per esempio la nota Casa dell’ortofrutta di viale Venezia, una delle porte della città. Qui si può fare la spesa di frutta e verdura a tre euro e novantanove centesimi. Il ritiro è entro le 18. Sempre a Udine c’è il supermercato “Ods Italia”, che propone invece una borsa da quattro euro e novantanove centesimi. Anche marchi importanti del centro di Udine hanno scelto di mettersi in gioco abbracciando la cultura del riuso e la lotta allo spreco. Altro esempio, quello di Grosmi, in piena via Mercatovecchio. E ancora “Mami, sapori del Sud”, l’osteria Da Artico, il supermercato Conad di Pozzuolo del Friuli. Sì, perché piano piano la ragnatela “Too good to go” sta raggiungendo anche i paesi di provincia, non limitandosi solamente ai centri cittadini. L’applicazione nata in Danimarca spopola in Friuli Venezia Giulia: con i prezzi di listino in continua crescita a causa dell’inflazione, non c’è da stupirsi di essere di fronte ad un assalto di questo tipo all’ultimo sconto disponibile. A costo di mettersi in coda. Virtualmente. 

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Il Gazzettino