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CORDENONS - 180mila sentinelle al lavoro H24 per vigilare sulla qualità dell'ambiente circostante la discarica di località Vinchiaruzzo. Sono le api che daranno vita al progetto "Capiamo", il cui scopo sarà esaminare la produzione dei tre alveari che le ospitano e il loro benessere. In questo modo, controllando le api sarà possibile monitorare anche la discarica e le conseguenze dell'impianto sull'ambiente circostante.
IL PROGETTO
Quella presentata ieri, 9 maggio, da Herambiente è un'azione che si aggiunge ai normali controlli di prassi, una scelta che consentirà di acquisire informazioni importanti sulle sorgenti emissive dell'area della discarica e ovviamente aumentarne la sicurezza. Il progetto nasce grazie alla collaborazione con Apicolturaurbana.it, una realtà specializzata in progetti di biodiversità ed educazione ambientale. Come ha spiegato Giuseppe Manno, la mole di lavoro compiuta dalle api è enorme ed interessa 2.800 ettari di terreno, con 40 milioni di fiori visitati ogni giorno dalle abitanti degli alveari. Manno ha anche sottolineato il paradosso della varietà di fioriture ormai più presenti nelle città che nelle campagne.
Tornando a "Capiamo", la gestione dell'impianto è già soggetta ai controlli previsti dalla normativa di settore.
I CAMPIONAMENTI
Il primo campionamento è programmato entro il prossimo giugno, il secondo già dopo l'estate. Attraverso il loro studio sarà possibile valutare la presenza di: pesticidi, metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici nell'aria. I primi risultati si avranno già entro il prossimo autunno.
Come ha spiegato l'amministratore delegato di Herambiente Andrea Ramonda «Si tratta di un'azione già in corso in altre sedi dell'azienda», sperimentazione partita nel 2019 e che oggi, ad esempio, riguarda anche l'area del termovalorizzatore di Padova. Alla presentazione dell'iniziativa c'era anche il sindaco di Cordenons, Andrea Delle Vedove, che si è detto «Particolarmente soddisfatto di questo monitoraggio integrativo che va ad aggiungersi ai più attenti controlli delle autorità preposte, Comune compreso». I primi passi dell'iniziativa erano stati seguiti dalla oggi consigliera regionale Lucia Buna, anche lei presente insieme a Sara Scalon che di recente l'ha sostituita all'assessorato all'Ambiente. Buna ha definito il progetto «Un elemento di ulteriore trasparenza verso i cordenonesi e verso un tipo di impianto che per la sua natura può generare dei timori».
Il biomonitoraggio attraverso le api ovviamente non funziona per le emergenze, dato che le sostanze devono avere il tempo di depositarsi anche quantitativamente su quanto producono, ma per l'immediatezza vi sono altri sistemi di controllo. Per la cronaca: il miele prodotto negli alveari che stanno testando questo monitoraggio viene posto in vasetti di vetro come "miele millefiori" e consumato senza alcun problema.
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Il Gazzettino