GORIZIA - Con l'arrivo della primavera riapre al pubblico la splendida area verde di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, il Giardino Viatori:...
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Tra le piante erbacee perenni e le bulbose, che completano le aiuole formando macchie dai colori spesso vivaci e contrastanti, spiccano cuscini di Phlox elberis che assieme all'erica, ai bucaneve e ai narcisi annunciano la fine dell'inverno, e poi iris, peonie, Hemerocallis, Hosta, salvie, papaveri, Agapanthus, astri, gladioli, gigli, dalie e ciclamini, che dalla primavera accompagnano fino all'autunno.
Una eccezionale fioritura di magnolie
Gli esperti prevedono per quest’anno al Giardino Viatori un'eccezionale fioritura di magnolie primaverili, compresi molti dei giovani ibridi di Magnolia campbellii, nella prima metà di aprile, seguita da prunus e malus da fiore, azalee, cornus, e dai primi di giugno l’arrivo delle ortensie. Come sempre fanno da sfondo alle importanti fioriture le bulbose e diversi bordi misti.
Visite guidate, conferenze e incontri
Anche quest’anno si prevede l’organizzazione di visite guidate, conferenze e incontri pubblici organizzati dalla Fondazione Carigo con la collaborazione dell’associazione Amici del giardino Lucio Viatori. Il primo appuntamento è fissato per venerdì 23 marzo alle 17 con il vivaista lombardo Enrico Riva, specializzato in erbacee perenni, che parlerà delle grandi potenzialità del genere Geranium.
La storia del giardino
Il Giardino Viatori è nato negli anni ’70 quando Luciano Viatori, da sempre appassionato di botanica e giardinaggio, acquistò una collina ai margini della città di Gorizia, con splendida vista sulla città con il suo castello, l’Isonzo, il Carso e le Prealpi. Con molta costanza, passione e determinazione Lucio ripulì il terreno incolto, arricchì di sostanza organica il substrato con l’apporto di trucioli di legno e rinforzò i tratti ripidi e franosi, realizzando opere di consolidamento, sentieri, scalinate e ponticelli in legno. Con il suo innato pragmatismo decise di realizzare il laghetto all'interno del cratere scavato da una bomba della Grande Guerra e costruì un ingegnoso sistema d’irrigazione a caduta, tutt'oggi funzionante.
Dal 2014, a seguito della scomparsa di Lucio Viatori, il Giardino è stato donato, come da disposizioni testamentarie, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, che si è assunta l’impegno di conservare e valorizzare questo prezioso patrimonio nell’interesse dell’intera comunità, mantenendo vivo il progetto e l’insegnamento del professor Viatori. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino