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TREVISO - Corsi per spiegare il codice della strada agli anziani della città. O meglio: per ripassarlo assieme a loro. E per inculcare quella cultura della sicurezza a chi, magari, la patente l'ha presa quando le cinture non erano ancora obbligatorie, di patente a punti nemmeno si parlava e il traffico in strada era la metà di quello attuale. E che negli anni ha sì guidato, ma mantenendo i principi di quella volta. E adesso, carico di esperienza ma anche di anni, si trova in grandi difficoltà. E rischia di diventare un pericolo. E se ne sono accorti anche gli agenti della Polizia locale, ogni giorno alle prese con comportamenti poco in linea col concetto di sicurezza stradale con protagonisti proprio gli anziani. E non si tratta solo di automobilisti, ma anche di ciclisti e di pedoni.
IL QUADRO
«Ci siamo resi conto che, accanto ai corsi per la sicurezza stradale che facciamo ai giovani, è necessario investire anche negli incontri con gli anziani - spiega il comandante Andrea Gallo - chi ha la patente raramente si aggiorna su come cambia il codice della strada. Dai controlli che facciamo, siamo consapevoli che tanti anziani non hanno la percezione dei pericoli che corrono, o fanno correre, commettendo alcune leggerezze.
IL DATO
Gallo parte anche da un dato: il 12% della popolazione non ha la patente. Questo vuol dire che il 12% della gente che gira per strada non ha nemmeno un'infarinatura di quello che dice il codice. E una fetta importante di questo campione è rappresentato dalle persone anziane: «In un periodo come questo in cui il numero di incidenti è incredibilmente aumentato, un ripasso del codice è più che necessario - osserva il comandante - vanno bene la repressione, le multe, i controlli. Ma i risultati veri si ottengono con la prevenzione. E insistere con la cultura della sicurezza anche con chi ha una certa età è fondamentale». Ma oltre alle lezioni teoriche, Gallo ha in mente anche esercizi pratici, soprattutto per ciclisti e pedoni: «Accanto al comando abbiamo il campo per educazione stradale che, normalmente, utilizziamo per le scuole. Ma ci piacerebbe metterlo a disposizione anche degli adulti, degli anziani, delle famiglie. Stiamo pensando, con l'aiuto di alcuni volontari, di tenerlo aperto magari nei fine settimana per far comprendere sempre di più il concetto di sicurezza. Un ripasso, inoltre, fa bene a tutti. In Italia, ogni 10 anni per ottenere il rinnovo della patente devi andare dal medico e farti visitare. Ma non c'è nessun obbligo di ripassare le regole della strada che, invece, sono in continua evoluzione. E investire su questo tipo di formazione vuol dire investire in sicurezza».
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