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POLCENIGO (PORDENONE) - Le hanno fatto credere che la figlia era in ospedale e che serviva denaro per far arrivare dalla Svizzera costosissimi farmaci indispensabili per la terapia. Lei, 80 anni, è andata in panico e ai truffatori ha consegnato tutto ciò che aveva in casa: 500 euro, oro e orologi. È successo mercoledì pomeriggio, 22 novembre, tra le 15.30 e le 16, a Polcenigo. Se qualche giorno fa i falsi tecnici del gas si sono presentati alla porta facendo leva sul pericolo di un'esplosione, stavolta gli autori del raggiro hanno prima telefonata alla vittima, poi le hanno fatto credere che un operatore dell'ospedale sarebbero andato a ritirare soldi e oggetti preziosi. Sul caso stanno indagando i carabinieri della stazione di Polcenigo e del Nucleo operativo della Compagnia di Sacile.
LA TELEFONATA
L'anziana ha ricevuto una telefonata.
L'ALLARME
L'ottantennne, con il cuore in gola per l'ansia, ha subito chiamato la figlia, ma il telefono squillava a vuoto. Aveva ancora nella testa quella voce che la invitata a dare tutto quello che aveva con poter avviare le terapie antitumorali. Si è così rivolta al figlio, che ha subito compreso il tranello teso alla madre. È stato subito allertato il Nue112, ma i truffatori si erano già allontanati da Polcenigo e le ricerche fino ad ora sono state vane.
L'APPELLO
I Carabinieri ancora una volta invitano a non far entrare in casa tecnici del gas o forze dell'ordine che chiedono oro e denaro. Nessun carabiniere o poliziotto chiederà mai di mettere oro e soldi in un sacchetto per risolvere un'emergenza. Nemmeno i medici dell'ospedale telefonano a casa chiedendo soldi per le terapie. Se dovessero arrivare simili telefonate, è senza ombra di dubbio una truffa. La Compagnia dei carabinieri di Sacile si sta organizzando per una campagna di informazione. Sono già stati organizzati tre incontri con il capitano Danilo Passi e il luogotenente Alessandro Battistella. Il primo è il 4 dicembre, alle 20, a palazzo Ragazzoni a Sacile; il secondo il 5 dicembre, alle 20, nel centro parrocchiale di Cavolano; infine, l'11 dicembre, sempre alle 20, nel centro parrocchiale di San Michele.
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Il Gazzettino