OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ASIAGO - Maria era una pensionata vicentina di 80 anni che viveva da tempo in una casa di riposo ad Asiago. E' stata portata fino a Catania da una sua lontana parente in circostanze sospette, senza avvertire la struttura nè gli altri parenti. La vicenda si è conclusa tragicamente: è deceduta ieri, venerdì 16 dicembre, nell’ospedale della città siciliana. Il ricovero d’urgenza era scattato perchè le condizioni fisiche dell’anziana erano peggiorate improvvisamente.
La strana fuga in Sicilia
La notizia è arrivata in Altopiano ed è stata subito informata anche la procura di Vicenza che, con il sostituto procuratore Claudia Brunino, aveva aperto un’inchiesta dopo la denuncia del primo cugino della vittima, Mario Basso su iniziativa del suo legale, l'avv. Roberto Rigoni Stern, che ha depositato una querela nei confronti della cugina siciliana per circonvenzione di incapace.
Maria Basso era partita con una cugina per quelli che dovevano essere un paio di giorni, ma poi nel centro residenziale Giovanna Maria Bonomo della Fondazione Oic ad Asiago non è più tornata.
I dubbi
Con Maria nessuno aveva più parlato, infatti gli unici che si erano fatti sentire per due motivi sono stati proprio la lontana cugina e il suo legale Carmelo Barreca. Il primo contatto era stato quello con il centro Bonomo per riavere gli effetti personali della donna per poterli avere lì a Catania, richiesta negata dallo stesso centro residenziale perché era necessaria una richiesta diretta di Maria. Il secondo motivo - spiega il legale - era di affidare alla stessa lontana parente la procura speciale, poco prima revocata a una storica amica della Basso. Quest’ultima richiesta è stata bloccata dal notaio Giovanni Muraro che avrebbe avuto dei sospetti dato l’importante patrimonio della donna (tra denaro e immobili). Il notaio aveva subito chiesto la nomina di un amministratore di sostegno.
Una vicenda tutta da chiarire.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino