Antonella Viola, muore il papà Gerardo: «Mi ha lasciata libera di essere ciò che volevo»

Era docente di lingua tedesca a Taranto, aveva 89 anni

Antonella Viola, a destra, e suo papà Gerardo
PADOVA - «Mi hai lasciata libera di essere qualunque cosa io volessi essere». È toccante l'addio della scienziata Antonella Viola al suo...

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PADOVA - «Mi hai lasciata libera di essere qualunque cosa io volessi essere». È toccante l'addio della scienziata Antonella Viola al suo papà, Gerardo, ex professore di lingua tedesca a Taranto. Aveva 89 anni.

La figlia, nota immunologa, ha deciso di affidare ai social il suo ricordo di lui. «Sin da quando ho memoria - scrive Viola - per me ci sei sempre stato, che si trattasse di andarmi a comprare di corsa un album da disegno per la scuola, un paio di collant per uscire con le amiche il sabato sera, di accompagnarmi alle feste e in seguito persino a Basilea (da Taranto!), quando il lavoro mi ha portato lì. Ci sei stato sempre anche quando ormai avevo costruito la mia famiglia, lasciando la tua città per seguirmi in giro per l’Italia e prenderti cura, insieme alla mamma, dei miei figli, permettendomi così di lavorare serenamente. Eri tu che li andavi a prendere da scuola per portarli al parco, a nuoto o dagli amici. Eri tu che correvi (ancora una volta) a comprarmi il latte o i biscotti quando tornavo a casa la sera e mi accorgevo di averne bisogno».

Fondamentale, racconta la scienziata, la sua influenza per spingerla a studiare, conoscere e diventare ciò che è ora: «Tu mi dicevi che sono nata mentre gli esseri umani conquistavano la Luna, che da neonata, tra le tue braccia, ho vissuto tutte le fasi di quell’incredibile impresa; e che quindi sarei senz’altro stata una donna di scienza».

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Il Gazzettino