VENEZIA - Arresti domiciliari per il reato di estorsione ai danni due veneziani dai quali avrebbe preteso somme di denaro per non rendere pubblici i loro nomi associati a...
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I due episodi finiti sotto inchiesta risalgono al periodo compreso tra aprile e settembre e sono stati denunciati da un 29enne di Fossalta di Piave e da un 46enne di Campolongo Maggiore: entrambi hanno raccontato di aver risposto ad un annuncio su Internet, relativo ad incontri di natura sessuale, per poi essere contattati dal ballerino, il quale avrebbe preteso da ciascuno di loro il versamento di 300 euro per non rendere pubblico le loro preferenze ad amici e familiari. Il numero del giovane di Fossalta è stato inserito in alcuni siti che recensiscono contatti “pericolosi”, indicando il proprietario come truffatore e pedofilo.
L’INCHIESTA
L’indagine sui due episodi è stata coordinata dal sostituto procuratore Giorgio Gava il quale, a conclusione degli accertamenti, ha chiesto e ottenuto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare a suo carico. Anche alla luce della sentenza di primo grado inflitta a carico di Frasson dal Tribunale di Rovigo che, lo scorso giugno, lo ha riconosciuto colpevole di estorsione per fatti analoghi, condannandolo a 4 anni di reclusione. Sentenza impugnata in appello.
Il difensore del ballerino padovano, l’avvocato Alessandro Zanotto, ha annunciato che presenterà ricorso al Tribunale del riesame, dopo aver analizzato le prove raccolte dalla Procura. «Il mio assistito è rimasto sorpreso per questa misura cautelare, emessa a distanza di parecchio tempo dagli episodi contestati», ha dichiarato il legale.
Frasson, con il nome d’arte Andy Milo, è un artista conosciuto nell’ambito della musica e del ballo “latino” e, negli ultimi anni, è diventato famoso soprattutto per le liti con alcuni Vip e per le disavventure giudiziarie: nessun sentenza a suo carico risulta, però, essere ancora diventata definitiva.
Nel maggio del 2019 il ballerino fu oggetto di un “blitz” della trasmissione satirica “Striscia la notizia” che lo bloccò in una pasticceria di Casale di Scodosia, dove risiede, chiedendogli conto delle accuse di estorsione a sfondo sessuale. Nel successivo mese di settembre fu arrestato con l’accusa di stalking e lesioni nei confronti dell’ex compagna, nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Ferrara. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino