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ROVIGO - Misure, rilievi, numeri e dati: nei giorni scorsi in piazzetta Annonaria c’è stato un bel po’ di movimento. Chi frequenta il mercato coperto del centro storico non ha potuto non notare i tecnici al lavoro, impegnati a raccogliere informazioni sull’area. Dietro a tutto questo c’è nulla di strano, come spiegano da Palazzo Nodari gli addetti ai lavori. I tecnici stavano eseguendo dei rilievi per redigere la versione esecutiva del progetto di riqualificazione di piazzetta Annonaria. Progetto che rientra nell’ambito del finanziamento “Italia city branding” che l’amministrazione ha presentato ai cittadini a primavera e che oltre all’Annonaria, coinvolge altri tre siti storici, e cadenti, ovvero l’ex comando di Polizia locale di piazza Garibaldi, l’ex forno comunale dietro l’Annonaria stessa e l’ex caserma dei vigili del fuoco di via Donatoni.
FONDI PER PROGETTI E OPERE
A erogare il finanziamento di 600mila euro per i quattro progetti è stata Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa del ministero dell’Economia. La dotazione economica a Rovigo, però, è sottoposta a un vincolo temporale, come ha più volte sottolineato l’assessore all’Urbanistica Luisa Cattozzo: «Il bando finanzia solo la progettazione, per 600mila euro, e il termine per la fase esecutiva era il 2022». Includendo una deroga al termine indicato dall’assessore anche perché, si spiega a Palazzo Nodari, è stato necessario acquisire una serie di fondamentali autorizzazioni per progredire nella redazione dei progetti, in primo luogo dalla Soprintendenza, dal momento che due dei quattro siti sono sottoposti a vincoli di tutela e piazza Annonaria è proprio uno dei due luoghi in questione insieme all’ex forno. Ecco perché i tecnici siano al lavoro in questi giorni, con il via libera della Soprintendenza già acquisito da tempo.
«L’idea alla base della progettazione finanziata dal ministero - spiegano dal Comune - è di arrivare alla fase conclusiva dei progetti avendo acquisito anche tutte le autorizzazioni, come abbiamo fatto. In questo modo, se arriveranno i finanziamenti anche per la realizzazione delle opere, saremo pronti a partire con l’appalto e subito dopo, con i lavori».
Il nodo dei finanziamenti, però, non è cosa di poco conto.
Il Gazzettino