Scivola nella canaletta mentre taglia l'erba: Aurelio trovato morto annegato dal nipote

Aurelio Pasin
CODOGNÈ - Lo hanno trovato privo di vita nel fosso dietro alla sua abitazione in via Cavour a Cimetta. Aurelio Pasin, 84 anni, è annegato dopo esser scivolato...

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CODOGNÈ - Lo hanno trovato privo di vita nel fosso dietro alla sua abitazione in via Cavour a Cimetta. Aurelio Pasin, 84 anni, è annegato dopo esser scivolato mentre tagliava l'erba. A fare la tragica scoperta nella tarda serata di ieri. martedì 14 luglio, è stato un nipote dopo che, non avendolo visto rientrare come al solito per l'ora di cena, era andato a cercarlo. L'anziano stava lavorando con il decespugliatore nel campo di sua proprietà dove scorre il Rio Fossalta, non molto profondo, ma insidioso in certi punti per l'erosione delle piogge che nel tempo hanno formato delle buche specie lungo l'argine. Non c'erano testimoni al momento dell'incidente ma l'anziano potrebbe essere stato trascinato in acqua dallo stesso decespugliatore dopo aver perso l'equilibrio. Ma non si esclude neppure l'ipotesi che suia stato colpito da un malore.


Sul posto, è arrivato subito il comandante dei carabinieri maresciallo Marco Florio che con i suoi uomini ha eseguito i rilievi. Pasin era persona stimata e benvoluta in paese. Uomo di fede, si recava spesso alla Basilica di Motta per assistere alla Messa. Amante della storia e assiduo lettore, aveva lavorato alla Mobilclan oltre che a svolgere l'attività di agricoltore. Padre di tre figli, Sergio, Giorgio e Daniela, aveva perso la moglie Anna, anni fa, durante una cerimonia al Bosco delle Penne Mozze a Cison per un malore improvviso. «Lo sa solo Dio cosa può essere successo. Lo avevamo visto uscire stamattina per i suoi soliti lavori nel giardino di casa. Non avendolo visto rientrare l'abbiamo cercato ha dichiarato la figlia Daniela anche lei arrivata sul posto. Il corpo è stato avvistato verso le 19. La morte però potrebbe essere avvenuta al mattino visto che, come era sua abitudine, prima di mezzogiorno, Aurelio non era andato al panificio per comprare il pane. Il sospetto che qualcosa potesse essere capitato al padre è poi venuto ai figli quando non l'hanno visto rientrare alla sera, fino alla tragica scoperta che ha lasciato tutti sgomenti. «Lo avevo visto ieri sera in piazza - racconta Giuseppe Benedetti, alpino e vicino di casa. Non era un alpino ma partecipava a tutte le nostre manifestazioni. Una bravissima persona». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino