Ragazza di 25 anni rischia di annegare a Caorle, due amici del cuore ed ex pompieri la salvano

Ragazza rischia di annegare, salvata da due ex pompieri
SALGAREDA - Transitano in barca lungo il canale e si accorgono che una ragazza, una 25enne di Conegliano, in acqua sta per affogare. Non ci pensano un attimo: si avvicinano e la...

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SALGAREDA - Transitano in barca lungo il canale e si accorgono che una ragazza, una 25enne di Conegliano, in acqua sta per affogare. Non ci pensano un attimo: si avvicinano e la salvano, coordinandosi anche con un'imbarcazione turistica che stava passando in quel momento. Protagonisti della storia, la domenica pre-Ferragosto, Claudio Serafin, di Salgareda, e Massimo Benatelli, di Caorle: entrambi ex vigili del fuoco, oggi in pensione, sono stati in servizio nel distaccamento di Motta per molti anni.


IL RACCONTO DI CLAUDIO SERAFIN 
«Domenica 14 agosto ho trascorso una giornata al mare, in relax, con l'amico di sempre, Massimo Benatelli. Entrambi siamo ex capi reparto dei vigili del fuoco. Nel tardo pomeriggio, mentre stavamo rientrando a terra durante una breve navigazione nel canale Nicesolo a Caorle, ci eravamo fermati a osservare una vecchia costruzione. Mentre si parlava del più e del meno, ho intravisto una persona in difficoltà: era immersa nell'acqua e si stava sbracciando». Eravate soli? «No, in quel momento stava arrivando un'imbarcazione da turismo, la motonave Arcobaleno, la quale ha fermato la navigazione e ha cominciato a emettere il segnale acustico di allarme». E a quel punto siete intervenuti voi «Vista l'esperienza lavorativa, in pochi istanti ci siamo subito adoperati per il salvataggio. Abbiamo raggiunto la ragazza e le abbiamo segnalato le manovre che doveva seguire per agevolare il soccorso».


IL SALVATAGGIO
«Mentre Massimo posizionava la nostra imbarcazione in sicurezza - continua Serafin - io a poppa ho preso i polsi della ragazza. Dopodiché è arrivato Massimo e insieme, il più delicatamente possibile, l'abbiamo portata a bordo. La ragazza era spaventata e stanca, le ultime forze le ha usate per alzare le braccia. Ma era salva e al sicuro». Ma come è finita in acqua? «Ha detto che la barca in cui era a bordo con altri ragazzi aveva avuto un problema. Si era incastrato qualcosa nell'elica. Lei si era immersa in acqua per togliere il materiale. Ma credo non sia più riuscita a risalire per la forte corrente. Poco dopo è arrivata anche la barca con i suoi amici e così ha potuto risalire. Era comunque in buone condizioni. Speriamo si sia resa conto dello scampato pericolo. Anche il capitano della motonave mi ha confermato che la giovane stava rischiando grosso».


IL PRECEDENTE


Non è la prima volta che i due, insieme, si sono resi protagonisti di un salvataggio. «Trentacinque anni fa, o poco più, eravamo di servizio insieme quando abbiamo salvato un uomo che si era rovesciato con la sua barca nel Livenza. Un'esperienza che non scorderò mai. E ancora assieme abbiamo soccorso delle persone di notte all'ex ristorante Al Boschetto di Gorgo al Monticano. All'epoca le acque del Monticano avevano circondato il ristorante. Tre i viaggi col gommone per salvare tutti, con l'acqua che scendeva a forte velocità e i tronchi d'albero che arrivavano addosso».

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Il Gazzettino