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TRECENTA - Anna Gotti è il primo sindaco donna di Trecenta grazie all'83,68 per cento dei voti validi in una tornata elettorale segnata dall'aumento dell'astensionismo, e raccoglie il testimone di Antonio Laruccia che sarà al suo fianco in Consiglio comunale. La vittoria netta della lista Progetto Comune è stata chiara sin dalle prime fasi dello spoglio. La sindaca e i suoi candidati hanno seguito l'andamento nell'ufficio elettorale comunale, e quando i risultati sono stati definiti c'è stato il gesto simbolico davanti al primo seggio, con il passaggio della fascia tricolore a Laruccia a Gotti.
PASSAGGIO DI CONSEGNE
Laruccia (Forza Italia) passa le consegne dopo quindici anni da sindaco e resta in Consiglio comunale incassando 241 preferenze. Emozionata, la neosindaca accoglie con gioia l'esito dello spoglio. «Sono felice per questo risultato che ha dato fiducia a me ma soprattutto alla mia squadra, ho sempre pensato che i trecentani sarebbero stati in grado di riconoscere la serietà con cui abbiamo lavorato in questi mesi. Mi è dispiaciuto solo che alcuni politici di lungo corso abbiano dato indicazioni di non andare al voto, credo sia mancato il rispetto della nostra storia, del dovere civico sancito dall'articolo 48 della Costituzione. L'esito di questo voto mi dà la carica per affrontare i problemi. Il nostro paese dev'essere centrale per l'Alto Polesine, vogliamo lavorare in rete con altri comuni per realizzare un progetto di sviluppo che non coinvolga solo Trecenta».
Da oggi il primo sindaco donna del paese sarà al lavoro sulle questioni più urgenti. «I problemi sul tavolo sono tanti, inizieremo da Casa Rossi e dalla necessità di riavere un Pronto soccorso pienamente operativo per l'ospedale San Luca».
SARTORI COMBATTIVO
Commenta con tono sereno ma pronto a dar battaglia Cristian Sartori, candidato della civica Rinasce Trecenta che includeva la Lega nord, dopo aver seguito l'andamento dello spoglio a distanza per impegni lavorativi. «Prendo atto della vittoria netta del mio avversario, così come prendiamo atto del grande numero di persone che non sono andate a votare.
Il Gazzettino