Blitz animalista nell'allevamento dei conigli: liberati gli animali. Ecco cosa è successo

Un coniglio
PORDENONE - Potrebbe esserci la mano degli animalisti nel blitz avvenuto nella notte tra sabato e domenica in un allevamento di conigli che si trova alla periferia di Aurava, nel...

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PORDENONE - Potrebbe esserci la mano degli animalisti nel blitz avvenuto nella notte tra sabato e domenica in un allevamento di conigli che si trova alla periferia di Aurava, nel comune di San Giorgio della Richinvelda. L’intrusione è stata denunciata ieri mattina ai carabinieri della Compagnia di Spilimbergo dal titolare dell’attività. Il sospetto è che si tratti di un’azione animalista, perchè l’allevatore non ha alcun motivo di temere ritorsioni nè hai mai ricevuto minacce. La sua attività, inoltre, è distante dal centro abitato e non crea alcun disturbo.


I SOSPETTI
Ieri mattina, quando è entrato nel capannone in cui alleva i conigli, ha scoperto che le gabbie erano state aperte e gli animali scorrazzavano liberi. Un dispetto o un’azione firmata dagli animalisti? Sul gesto denunciato dall’allevatore di Aurava poco trapela da parte delle forze dell’ordine. Non c’è notizia di eventuali rivendicazioni fatte pubblicamente, come solitamente avveniva in passato in occasione di simili circostanze. Sarebbe stato però ritrovato il simbolo dell’Alf, il Fronte per la liberazione degli animali che a suo tempo in Friuli era molto attiva e aveva avuto come leader Roberto Duria, protagonista di una lunga serie di sabotaggi. Il logo utilizzato dall’associazione è una “A” cerchiata. 
LE INDAGINI
Al momento non ci sono testimonianze utili. Chi è entrato nel capannone di Aurava ha agito senza provocare rumori. Se la località è stata raggiunta in auto, non sarà difficile per i carabinieri risalire alle poche vetture che hanno transitato a San Giorgio della Richinvelda o nelle zone limitrofe violando il coprifuoco. Saranno pertanto visionate tutte le telecamere che si trovano nella zona.

 

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Il Gazzettino