Anguria venduta a 1 centesimo al chilo. «Schiaffo agli agricoltori che lavorano»

Anguria venduta a 1 centesimo al chilo. «Schiaffo agli agricoltori che lavorano»
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VENEZIA - Cosa c'è di più iconico a Ferragosto che una fetta di anguria? Ma attorno al simbolo dell'estate scoppia la guerra del prezzo. Per la giornata di oggi la catena di discount Eurospin, con base nel Veronese, propone infatti i cocomeri a 1 centesimo al chilo. «L'ennesimo schiaffo della grande distribuzione a chi produce e vede deprezzato il proprio lavoro», tuona Confagricoltura Veneto.

 

Anguria a un cent al kg: dove

Il gruppo di San Martino Buon Albergo, di proprietà italiana, conta 1.200 punti vendita, oltre 15.000 dipendenti e un fatturato pari a 7 miliardi di euro. Sua è l'operazione commerciale pubblicizzata in queste ore proprio per la vigilia della festa: «Anguria coltivata in Italia a soli 0,01 al kg». Ma quanto dovrebbe costare? L'ultimo aggiornamento dell'indice dei prezzi all'origine dell'Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) indica per questo frutto valori che oscillano fra gli 11 centesimi al chilo di Salerno, i 30 di Bologna e Mantova, i 35 di Teramo. «Vendere le angurie a 1 centesimo al chilo svilisce il valore di un'intera filiera attacca così Andrea Foroni, presidente del settore frutticolo di Confagricoltura Veneto , facendo passare il messaggio che le angurie costino poco o addirittura nulla. Il consumatore deve invece sapere che, all'origine, ci sono il lavoro degli agricoltori, oltre a una filiera etica e controllata. Veniamo già da una stagione difficile per l'ortofrutta, tra l'emergenza Covid che con la chiusura del canale Horeca ha causato una forte riduzione dei consumi e il maltempo primaverile che ha falcidiato parecchie produzioni. Vedere, ora, che le angurie in piena estate vengono vendute a 1 centesimo al chilo ci fa male. È come se alla vigilia di Natale si vendessero i panettoni a 1 centesimo».
 

Cocomero, la promozione

La promozione ha acceso il dibattito anche sui canali social del gruppo imprenditoriale. Chiede ad esempio un cliente, commentando la proposta dell'anguria: «E ai contadini che la producono cosa gli rimane?». Eurospin si difende: «Si tratta di un'offerta valida solo il 14 agosto fino a esaurimento scorte. Alla filiera agroalimentare è stato corrisposto il giusto prezzo, la differenza di valore rispetto al prezzo di acquisto la mette Eurospin per i suoi clienti». Foroni però non ci sta: «Non ci dicano che le angurie vengono retribuite comunque al giusto prezzo, perché le promozioni della grande distribuzione vengono sempre scaricate sulla pelle degli agricoltori. Sono anni che siamo in balìa della grande distribuzione, che compra la frutta a prezzi stracciati che spesso non coprono neppure i prezzi di produzione. Noi continueremo a batterci contro queste storture del mercato con l'obiettivo di salvaguardare il lavoro dei produttori e dei prodotti che finiscono sulle tavole dei consumatori».

 

Veneto, coltivazione angurie

Secondo i dati di Confagricoltura, in Veneto la superficie coltivata a cocomeri supera i 600 ettari, situati per oltre l'80% nelle province di Rovigo e Padova, mentre la restante quota è distribuita tra Vicenza, Verona e Venezia. L'Italia è quinta in Europa per produzione, dopo Spagna, Ucraina, Grecia e Romania. E in questi giorni di calura, le angurie stanno patendo anche gli effetti delle alte temperature, come segnala Coldiretti Veneto anche rispetto a insalate, peperoni, melanzane e meloni: «Nostrano già evidenti segni di scottature con sfregi evidenti».
A.Pe. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino