Padova. Si è spento l'artista Angelo Rinaldi, pittore e scultore dal talento eclettico

Angelo Rinaldi
PADOVA - Si è spento a 83 anni l'artista Angelo Rinaldi. Dopo una breve malattia, sabato 23 settembre il noto pittore e scultore ha chiuso gli occhi per sempre. Nato a...

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PADOVA - Si è spento a 83 anni l'artista Angelo Rinaldi. Dopo una breve malattia, sabato 23 settembre il noto pittore e scultore ha chiuso gli occhi per sempre. Nato a San vito di Vigonza, ha studiato arte sia in Italia sia all'estero e ha frequentato l'Accademia d'Arte di Venezia.

Artista eclettico, conosciuto in tutto il mondo, per anni con il socio Fausto Tonello ha gestito la galleria d'arte "La Teca"Le sue opere sono presenti al Museo degli Eremitani di Padova, nella preziosa Collezione d’arte della Farnesina a Roma, al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, e molti altri. Risale al 1965 la sua prima mostra personale di pittura, all’epoca, figurativa. Negli anni successivi si è dedicato anche alla scultura e al design, collaborando con importanti aziende produttrici di vetri, ceramiche, mobili e oggetti per la casa. Dagli anni Settanta, ha partecipato, contemporaneamente, ad esposizioni di design – pittura e scultura in Italia e all’estero, su invito ha presenziato a tutte le edizioni del Triveneto Design. Nel 1995 è approdato al mondo del gioiello contemporaneo partecipando a Firenze alla mostra, presso la Galleria Fallani “Quando l’oro parla” gioielli d’autore”, una selezione di pittori, scultori, architetti e designers a livello internazionale che si sono cimentati nella produzione del gioiello.

Scrive di lui il critico d’arte Giuliano Serafini: «Come se a Rinaldi il trascorrere dalla pittura al vetro, dal design all’incisione fino alla scultura e al progetto architettonico, non fosse costato e costasse nessuna fatica, né avesse implicato quell’esitazione affatto legittima che riscontriamo in artisti dai molteplici talenti quando passano da una disciplina all’altra. Al contrario, nell’artista padovano tutto quello che ha prodotto e produce si manifesta allo stesso livello di credibilità e compiutezza. Per lui fare arte sembra una sorta di sfida necessaria, un imperativo più morale che sperimentale: quel tanto che gli permette di espletare ciò che in primis somiglia a un dovere, ma anche a una necessità, forse a un diritto. Rinaldi insomma agisce e pensa in contesto, non “delega” alla riflessione il compito di individuare i tempi necessari all’elaborazione del progetto creativo: l’istinto e l’esperienza gli bastano per individuare il percorso da seguire. E a questa libertà d’azione non è certo estranea l’ampiezza del registro stilistico che la sua opera è riuscita a rivelarci attraverso gli anni». 

Le esequie si terranno in forma privata. L’artista verrà tumulato nel cimitero di San Vito di Vigonza, dove è nato e dove Rinaldi tornava spesso per rigenerare le sue energie e progettare nuove opere ed orizzonti. «Tanto tempo fa, quando vidi per la prima volta le opere di Angelo Rinaldi, scrissi un articolo che intitolai "Solido e Trasparente" - ricorda Irma Mariotti, scrittrice e amica di lunga data dell'artista - Da allora sono trascorsi molti decenni, Angelo ha realizzato tante mostre e io mi sono resa conto che anche l'uomo Angelo era tale e quale alla sua arte: "Solido e Trasparente". Ciao Angelo».

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Il Gazzettino