Città Capitale della Cultura. Contro Treviso, Maratea schiera Angelina Mango: «Sarà la nostra ambasciatrice»

TREVISO - Un’ambasciatrice eccellente si schiera contro Treviso nella candidatura a Capitale italiana della cultura 2026. Dopo la vittoria al Festival di Sanremo,...

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TREVISO - Un’ambasciatrice eccellente si schiera contro Treviso nella candidatura a Capitale italiana della cultura 2026. Dopo la vittoria al Festival di Sanremo, Angelina Mango ha ricevuto la proposta di diventare l’ambasciatrice di Maratea, città dove è nata e dove trascorre le vacanze al mare. 


IL TALENTO
«La città di Maratea si congratula con Angelina Mango, cantante di talento e carattere, nata nella nostra cittadina e che da noi ha trascorso tante vacanze e momenti con la famiglia - ha detto il sindaco Daniele Stoppelli - Ha vinto il 74esimo Festival di Sanremo con la sua voce e la sua energia. Ha commosso milioni di telespettatori interpretando in maniera magistrale e toccante una delle più belle canzoni del papà Pino. È una vera artista e sicuramente la vedremo ancora protagonista nel prossimo futuro». Quindi la proposta dell’amministrazione cittadina: «Maratea avrà il piacere e l’onore di conferirle il titolo di ambasciatrice per Maratea 2026 - città candidata Capitale italiana della cultura».
Maratea è tra le dieci finaliste, insieme a Treviso, Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), L’Aquila, Latina, Lucera (Foggia), Rimini, Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena). Le audizioni pubbliche si terranno il 4 e il 5 marzo prossimi. La proclamazione della Capitale italiana della cultura si terrà entro il 29 marzo.


LE MOSSE


Intanto, Treviso sta lavorando per conquistare l’ambito riconoscimento. «Quello fatto dal sindaco è un regalo doveroso ai cittadini, notiamo con favore che ha nominato un nuovo assessore alla Cultura. Spero solo che non sia stato preso esclusivamente per il traguardo di Capitale Italiana della cultura 2026, ma che abbia una visione più ampia Spero che lavori per portare un cinema e un centro culturale in città» aveva detto il Pd per salutare Maria Teresa De Gregorio, nuova responsabile delle politiche culturali. Il curriculum e l’esperienza dell’ex funzionaria della Regione ha rassicurato i consiglieri. Adesso, però, servono obiettivi chiari. C’è chi parla di un nuovo cinema dentro le mura, dopo la chiusura del Corso e la città impoverita di sale, se si eccettua l’Edera a Treviso non ci sono cinema aperti. E c’è chi punta su un auditorium capiente che possa essere dotato di 400 posti. Proposte che saranno messe a punto una volta che verrà chiarito il nome della prossima Città della cultura, scelto entro il mese di marzo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino