Nonna Angela ha superato anche il Coronavirus e festeggia i suoi 100 anni

Festa di compleanno per Angela Forin di Bagnoli, tanti degli ospiti che erano con lei alla casa di riposo Scarmignan sono deceduti per il virus, lei lo ha sconfitto
MERLARA - Festeggiare i cento anni dopo aver sconfitto il Covid, a sette mesi esatti dal giorno in cui la “sua” casa di riposo si è trasformata in un...

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MERLARA - Festeggiare i cento anni dopo aver sconfitto il Covid, a sette mesi esatti dal giorno in cui la “sua” casa di riposo si è trasformata in un focolaio di coronavirus. Angela Forin, originaria di San Siro, frazione di Bagnoli di Sopra, ieri ha spento cento candeline. Un traguardo già di per sé ammirevole ma che nel suo caso ha assunto un significato particolare, viste le coordinate spazio-temporali. Cento anni festeggiati nel bel mezzo della pandemia nel pensionato “Pietro e Santa Scarmignan” di Merlara in cui il virus è costato la vita a 34 nonni su 73. In quelle candeline, quindi non c’era soltanto la soddisfazione della festeggiata, ma anche la speranza di un’intera comunità che in questi sette mesi ha affrontato momenti drammatici.


L’INCONTRO

Ieri pomeriggio il cortile della Scarmignan, che attualmente conta 48 ospiti, si è vestito a festa in onore di Angela. L’anziana ha condiviso la gioia del suo compleanno con una famiglia “allargata” composta da nipoti, parenti, ospiti, operatori, vertici del pensionato e autorità. A farle gli auguri a nome dell’intera comunità c’erano infatti anche la sindaca Claudia Corradin e il parroco don Lorenzo Trevisan. Ma la sorpresa più gradita è stata la videochiamata con la sorella Regina, 94 anni, ospite della casa di riposo di Monselice. Le due sorelle non si vedevano da tre anni, da quando Angela è entrata nella struttura di via Roma. «Varda che grassa ca te si», ha detto in tono sorpreso quando la sorella si è materializzata sullo schermo del tablet. E il suo commento ha strappato una risata a tutti i presenti. «Angela è così: solare, spontanea – commenta la nuora Marisa – Non si è mai persa d’animo, nemmeno nei mesi più critici». In cento anni ne ha passate tante: la guerra, il lavoro nei campi, la perdita del marito e qualche anno fa anche dei due figli e adesso pure la pandemia. Risultata positiva al primo giro di tamponi scattato subito dopo l’8 marzo, quando la struttura ha registrato il primo contagio, Angela non ha avuto sintomi pesanti: soltanto un po’ di febbre e di tosse. «Forse il fatto di sapere che avrebbe compiuto cento anni le ha dato la forza di sconfiggere il virus». Nei suoi occhi azzurri che fissano lo schermo non c’è più traccia dello smarrimento provato quando era confinata nella sua stanza, circondata soltanto dagli operatori resi irriconoscibili sotto tuta e mascherina. «Varda de stare ben, sèto che a ‘ndare delà se fa sempre tempo», ha raccomandato alla sorella. Poi si è goduta il taglio della torta, il brindisi e la musica. «A me ghi regalà n’altri cento ani».

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Il Gazzettino