Ulss 3. Mancano gli anestesisti: slittano le operazioni

Ulss 3. Mancano gli anestesisti: slittano le operazioni
VENEZIA - C'è chi attende di essere operato da una settimana. Ma, giorno dopo giorno, l'intervento viene fatto slittare, allungando le degenze e le attese per farsi...

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VENEZIA - C'è chi attende di essere operato da una settimana. Ma, giorno dopo giorno, l'intervento viene fatto slittare, allungando le degenze e le attese per farsi sistemare una frattura o un femore. I medici ci sono ma allargano le braccia perché, quelli che mancano, sono gli anestesisti. Ormai più rari dei panda. «Mio padre attende da giorni un intervento - racconta il figlio di un paziente ricoverato in Ortopedia al Civile -. Regolarmente, ormai, ci dicono che l'operazione verrà spostata il giorno successivo, ma siamo ancora qui in attesa. Noi come altri pazienti dello stesso reparto. Una situazione assurda che sta allungando a dismisura il tempo del ricovero senza aver fatto ancora nulla». 

 
C'è chi si è anche rivolto alla direzione sanitaria dell'ospedale per protestare, interpellando pure il Tribunale del malato per capire cosa fare, ma il caso di Ortopedia non sarebbe affatto isolato, come non riguarderebbe solo il Civile ma anche gli altri ospedali dell'Ulss 3 e non solo. 
«In un quadro ben noto di carenza di specialisti in tutti gli ospedali, non solo a Venezia e non solo nel Veneto, è proprio quella degli anestesisti la specialità in cui è più difficile reperire e reclutare personale - ammettono dall'azienda sanitaria veneziana -. Di questa situazione ne risentono ovviamente le agende delle sale operatorie e le tempistiche degli interventi».

LE CONTROMISURE DELL'ULSS
Insomma, oltre ai medici che mancano in altri reparti, la carenza di anestesisti si ripercuote praticamente in molti reparti, anche se in questi mesi è stato assunto qualche specialista a tempo determinato per coprire i buchi più evidenti (l'ultimo in ordine di tempo il 22 ottobre scorso presso il Suem 118 per 36 ore settimanali fino al 31 marzo 2019), oltre al fatto che lo scenario dovrebbe prima o poi in qualche modo migliorare. «Abbiamo già a disposizione una graduatoria, derivata da un apposito concorso, con cui verranno da qui in poi inseriti in ruolo una decina di nuovi anestesisti per gli ospedali della nostra azienda sanitaria - riprendono all'Ulss 3 -. Nell'immediato, stiamo fronteggiando questa situazione utilizzando gli specialisti anche extra orario, grazie alla disponibilità dei medici anestesisti ad operare nelle diverse sedi». Insomma, anestesisti con la valigetta che si spostano di ospedale in ospedale per evitare il blocco delle sale operatorie, mettendo in calendario interventi anche nei giorni festivi. «Tutto viene eseguito nel rispetto delle indicazioni cliniche - sottolinea infine l'Ulss -. Intanto, gli interventi previsti presso l'Ortopedia di Venezia dove ci sono sette pazienti in agenda, saranno tutti effettuati nei prossimi tre giorni».

PROBLEMA GENERALE
Ma non ci sono solo gli anestesisti. Nei mesi scorsi l'Ulss 3 era dovuta intervenire anche per integrare l'organico dei medici del Pronto soccorso, incaricando a tempo quattro specialisti necessari a garantire la copertura dei turni. Adriano Benazzato, segretario regionale dell'Anaao Assomed, sindacato degli ospedalieri, aveva denunciato. 

«Stiamo assistendo ad una vera e propria esplosione di questo tipo di reclutamento del personale, sia con l'affidamento a cooperativee che, di fatto, offrono medici in affitto, sia con questi avvisi o bandi per titoli e colloquio. La norma, però, pone un divieto assoluto di ricorrere a contratti di collaborazione coordinata continuativa per lo svolgimento di funzioni ordinarie».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino