Andrea Zanzotto, a 100 anni dalla nascita restaurata la casa paterna

Andrea Zanzotto, a 100 anni dalla nascita restaurata la casa paterna
Nel 2021 ricorre il Centenario della nascita di Andrea Zanzotto (1921-2011), una delle figure più rappresentative del secondo Novecento: poeta innovatore, letterato...

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Nel 2021 ricorre il Centenario della nascita di Andrea Zanzotto (1921-2011), una delle figure più rappresentative del secondo Novecento: poeta innovatore, letterato coltissimo, uomo impegnato in significative battaglie civili, interprete acuto e critico del passaggio dal secondo al terzo millennio. È stato istituito un Comitato Nazionale con decreto del Ministro della Cultura. Momento significativo, nel giorno dell'anniversario, sarà l'inaugurazione della casa paterna il 10 di ottobre a Pieve di Soligo (Treviso), in cui Zanzotto visse nella prima parte della sua vita. Sarà la scoperta di un luogo, già in parte aperto al pubblico, che permetterà di ricostruire l'identità del poeta e delle sue relazioni con il paese natale, configurandosi insieme come luogo della memoria dell'intera comunità. Grazie al contributo della Regione del Veneto, dopo il restauro conservativo, la casa consente una visita real-virtuale, grazie anche alle installazioni, ad iniziare dal porticato e dal giardino, create appositamente.

All'inaugurazione è dedicato tutto il mese di ottobre con appuntamenti e visite particolari accompagnati dagli esperti che hanno curato e cureranno lo sviluppo della casa, soprattutto per la parte immersiva. L'abitazione rivela anche un'altra presenza artistica, quella appunto del padre Giovanni Zanzotto (1888-1960), di professione pittore e decoratore, appartenente ad una famiglia da lungo tempo radicata nel territorio solighese. Nella casa sono numerose le sue opere, le cui rappresentazioni e paesaggi, insieme al paesaggio reale, di certo hanno contribuito a ispirare l'opera di Andrea Zanzotto, che ha formato buona parte del suo immaginario poetico in questo luogo. Ô dunque lo sfondo delle vicende infantili, dei legami affettivi e della formazione del piccolo Andrea, ma anche la casa in cui egli trascorse la giovinezza e parte della sua vita adulta. Collocata presso la storica via Cal Santa, la casa è un tipico esempio di architettura veneta della metà dell'Ottocento, fatta costruire da Giovanni Zanzotto nei primi anni Venti, ma probabilmente partendo da una costruzione precedente. Si entra nella proprietà attraverso un sottoportico impreziosito proprio da un fregio del Trecento e dalla presenza di studi per affreschi del padre del poeta, e dopo aver percorso un piccolo giardino si arriva all'abitazione, incastonata in un borgo di altre case e sottoportici.

La residenza odierna (una parte della casa originaria venne infatti venduta da Giovanni Zanzotto) si articola su tre livelli e presenta una struttura molto semplice: al piano terra, riportato agli anni Cinquanta, un piccolo ingresso con scale, salotto decorato dallo stesso Giovanni con in fondo lo studiolo di Andrea, e cucina; al primo piano, riportato a periodi anteriori agli anni Cinquanta, due stanze da letto matrimoniali, una cameretta e un bagno; al secondo il granaio, che è l'unico ambiente interessato da un intervento che lega passato e futuro. Opere decorative di Giovanni Zanzotto erano presenti in varie stanze della casa originaria, in particolare il ritratto del piccolo Andrea decorava le pareti di una stanza della parte in seguito venduta.

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Il Gazzettino