Treviso. Dossieraggio, anche il consigliere regionale Pd Zanoni fra i politici spiati: «Ho ricevuto minacce di morte»

CONSIGLIERE REGIONALE PD Anche il nome di Andrea Zanoni è finito nel dossier del finanziere Pasquale Striano
TREVISO - C’è anche il nome di Andrea Zanoni, consigliere regionale del Pd, tra le personalità su cui il finanziere Pasquale Striano in servizio alla...

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TREVISO - C’è anche il nome di Andrea Zanoni, consigliere regionale del Pd, tra le personalità su cui il finanziere Pasquale Striano in servizio alla Procura nazionale Antimafia avrebbe indagato per creare dei dossier. La Procura di Perugia ha quindi aperto un’inchiesta per dossieraggio che, al momento, coinvolge 800 tra personaggi dello spettacolo e ministri. E nella lista è comparso anche il nome di Zanoni su cui qualcuno avrebbe chiesto informazioni. Non solo: di recente il consigliere ha anche ricevuto lettere di minacce. Attenzioni che hanno convinto le forze dell’ordine a potenziare la sorveglianza attorno alla sua casa.

LA DIFESA

«Il mio nome è l’unico del Partito Democratico nell'elenco delle persone colpite. Caso che si aggiunge a minacce anonime, ma non mi faccio intimidire», ribatte Zanoni. Ambientalista, in questi anni si è occupato di Pedemontana, Pfas, omicidio Pretto, caccia illegale o ora della pista da bob a Cortina. È rimasto sorpreso dal coinvolgimento in un’inchiesta che sta facendo discutere a tutti i livelli. Zanoni, adesso, ha intenzione di vederci chiaro. E soprattutto di capire chi ha dato mandato di cercare notizie su di lui. «Prendo atto -prosegue- che il mio nome è nella lista delle persone di cui il finanziere Pasquale Striano avrebbe cercato informazioni, attraverso accessi informatici abusivi. Naturalmente con questa ricerca non ha trovato nulla di interessante sul mio conto. Probabilmente qualcuno voleva screditarmi ma non ci è riuscito. Continuerò a impegnarmi per difendere i cittadini e l’ambiente senza aver paura». L’ipotesi di essere vittima di un’azione di dossieraggio si aggiunge alle minacce anonime arrivate di recente e di cui Zanoni parla solo oggi: «La difesa della legalità e la trasparenza sono parte della mia storia. E quando ci si espone per difendere con fermezza e costanza i cittadini e l’ambiente, è normale che qualcuno possa non gradire. Anche recentemente ho ricevuto delle gravissime minacce anonime in seguito alle quali ho subito depositato una querela indirizzata alla magistratura della Marca. Per quanto riguarda le indagini in corso ho piena fiducia nella magistratura di Perugia. E naturalmente farò il possibile tramite i miei legali per capire chi ha chiesto al finanziere di interessarsi del sottoscritto. Di certo non mi faccio intimidire».

SOLIDARIETÀ

Il Pd trevigiano si stringe a sostegno del suo rappresentante. Giovanni Zorzi, segretario regionale, è molto netto: «Apprendo con sconcerto che il nome del nostro consigliere regionale Andrea Zanoni risulta nella lista delle persone su cui il maresciallo della Guardia di Finanza Pasquale Striano, sotto inchiesta per presunto spionaggio, avrebbe cercato informazioni. A nome di tutti i democratici della Marca esprimo la massima solidarietà e vicinanza ad Andrea. Siamo convinti che la Procura di Perugia farà chiarezza e scopriremo così cosa c’è dietro a questo tentativo di spionaggio ai danni di Zanoni. Di certo se l’obiettivo era quello di intimidire lui e la comunità politica di cui Andrea fa parte, posso affermare che questo obiettivo non è stato affatto raggiunto».

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Il Gazzettino