Licenziato perché malato di sclerosi multipla: l'Indignato speciale chiede soluzioni

Ottorino Zandegiacomo
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AURONZO DI CADORE - La storia di Ottorino Zandegiacomo, classe 1961 di Auronzo di Cadore, malato di sclerosi multipla, con una pensione inferiore al reddito di cittadinanza, è arrivata alla ribalta nazionale grazie a Mediaset. Se n’è occupata la rubrica “Indignato speciale” che ha raccolto la sua drammatica testimonianza e che con il conduttore Andrea Pamparana assicura che il suo caso sarà seguito «perchè ci sembra giusto - ha precisato il giornalista -, perchè dopo tanti anni al lavoro per lo Stato avere una pensione inferiore al reddito di cittadinanza forse non è cosa buona e giusta». 


Ottorino lavorava come bidello, la sua ultima sede operativa è stata a Pieve di Cadore ma dopo tante assenze per malattia si è visto licenziare, era stato giudicato dalla commissione medica di verifica “non idoneo” in modo assoluto e permanente. Nel filmato della rubrica, che raccoglie segnalazioni e denunce su vicende come quella dell’auronzano, lo si vede chiaramente provato dalla malattia, con la dignità che ha sempre accompagnato le sue proteste guarda in camera e si racconta mettendo a nudo le immense problematiche con le quali si deve confrontare quotidianamente, «in questo momento stento ad arrivare a fine mese, non ho i soldi per curarmi e con i Lea non ho diritto alla fisioterapia se non per appena 20 sedute annue». 
La rubrica continuerà a seguirlo nel frattempo Pamparana, dopo aver classificato il sistema, «funzionari che hanno evidentemente poca conoscenza delle problematiche di questo tipo» si rivolge anche a Tatiana Pais Becher auspicando che «il sindaco di Auronzo che sappiamo essere persona molto attenta alle problematiche dei propri cittadini possa rivolgersi a chi di competenza» per intercedere a favore di Zandegiacomo che ha lavorato per 20 anni nel pubblico e negli ultimi anni è stato licenziato proprio a causa della sua malattia. Sulla vicenda l’ufficio scolastico si era mosso secondo la normativa, per l’allora dirigente «la procedura è stata ineccepibile: sono atti dovuti. Il lavoratore è inidoneo a qualsiasi mansione».

Ha messo in scena proteste plateali Ottorino Zandegiacomo arrivando a presentarsi con un maxi-cartello alla partenza del Giro di Italia, il coraggio nel denunciare quanto subito non gli manca e la sua battaglia la porta avanti fino in fondo, ha presentato molte denunce perché, tra l’altro, sarebbero stati cancellati i decreti che classificavano la sua patologia come “grave”. Con una “semplice” malattia avrebbe di conseguenza superato il periodo di comporto. La speranza è che grazie ad Indignato speciale la sua situazione sia presa in considerazione.
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Il Gazzettino