L'ultimo addio ad Andrea, il soccorritore morto a Redona: «Manchi già alla tua squadra»

Le esequie
Dolore composto e tristezza immensa hanno accompagnato ieri l’ultimo viaggio di Andrea Dal Farra, il tecnico del Soccorso Alpino, di 45 anni, morto il giorno di Pasquetta in...

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Dolore composto e tristezza immensa hanno accompagnato ieri l’ultimo viaggio di Andrea Dal Farra, il tecnico del Soccorso Alpino, di 45 anni, morto il giorno di Pasquetta in una caduta fatale in Valtramontina, mentre si trovava assieme alla compagna, anche lei da decenni in forza alla Stazione di Maniago del Cnsas. Sul feretro la giubba rossa del Corpo, che tante volte ha indossato per dare aiuto al prossimo. È stato proprio l’intervento del suo capostazione, Gianni Del Ben, a suscitare commozione, quando ha espresso ciò che i volontari fanno e quanto siano legati tra loro, quando mettono a rischio la loro incolumità per portare in salvo feriti o dispersi.

IL MESSAGGIO

«Il lavoro che siamo chiamati a svolgere non è sicuramente dei più semplici, anche se siamo dei volontari che dedicano il loro tempo libero agli altri - le sue parole, pronunciate durante la messa, che è stata celebrata nella chiesa parrocchiale di Vajont, insufficiente a contenere tutti i convenuti -. Molto spesso veniamo coinvolti in situazioni che ci obbligano a rimanere freddi e lucidi per poter operare in sicurezza, anche se freddi e lucidi spesso fatichiamo a rimanerlo. Però questo è il nostro modo di essere soccorritori, di fare parte prima di tutto di una famiglia, di un gruppo di amici affiatato e solido». «Capita, però, il giorno che diventiamo, nostro malgrado, soccorritori di noi stessi, di un nostro fratello che ha bisogno di aiuto o peggio di essere ricomposto - ha proseguito nel toccante messaggio -. Qui la freddezza e la lucidità si dileguano, ma non il senso del dovere e l’unione fraterna. Purtroppo questo giorno, questi attimi tremendi sono diventati realtà a Pasquetta. Sbigottiti e commossi nonostante tutto, noi non ci siamo arresi. Abbiamo fatto il nostro lavoro tutti, indistintamente, in silenzio, con fatica e sgomento e abbiamo portato a casa il nostro Andrea. Ora in stazione c’è un posto in meno, un vuoto che resterà incolmabile perché lui era semplicemente unico».


Alle esequie hanno partecipato, oltre ai colleghi del Cnsas delle nove stazioni Fvg, i Carabinieri di Maniago e Meduno, delegazioni dei Vigili del fuoco del Comando provinciale, del nucleo Saf e del locale distaccamento, rappresentanti del Gruppo Alpini comunale, della Riserva di Caccia di Tramonti e dei Conduttori dei cani da traccia di Pordenone, della Protezione civile, tutti sodalizi di cui la vittima faceva parte con spirito di abnegazione. In rappresentanza del Soccorso Alpino è giunto il presidente regionale Sergio Buricelli che, insieme al delegato nazionale, Fabio Bristot, si è stretto attorno ai familiari e alla compagna Claudia Colledani, nota in tutta Italia per svariati salvataggi portati a termine con il suo cane molecolare Toby. 

 

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Il Gazzettino