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PADOVA - Si arricchisce - con aperture anche dai più rigoristi - il fronte di chi vede possibile superare il coprifuoco. «Io non mi esprimo sulla micro-gestione, sulla singola misura del coprifuoco, ma faccio un discorso generale e posso dire solo una cosa: sono coerentemente avverso al rischio degli altri e mio - dice il professor Andrea Crisanti - Se mi sento smentito dai numeri di Covid in discesa? A parte che occorre aspettare ancora un po' per una valutazione su numeri ed effetti riaperture, non è che si ha ragione o torto a seconda della previsione. Stiamo prendendo misure di sanità pubblica: se anche i numeri mi smentissero, avrei avuto ragione nell'avere una posizione contraria al rischio».
Crisanti: io sempre coerente
Il virologo si definisce «coerente» mentre nel Paese continua il dibattito su quando e come allentare le misure anti-Covid. In particolare oggi, 17 maggio, sotto i riflettori finisce il coprifuoco, il cui superamento viene visto non più come un traguardo lontano anche dai più intransigenti come il ministro della Salute, Roberto Speranza. Le posizioni del direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova sono spesso risultate fra le più caute. Ma l'esperto ha più volte ribadito di aver rivendicato l'importanza di «supportare con l'evidenza scientifica» le decisioni.
«Ho sempre preso una posizione avversa al rischio. Non credo nelle ragioni economiche», insiste Crisanti, che propone un parallelismo per rendere l'idea. Supponiamo - prosegue Crisanti - che una persona vada in ospedale e abbia un intervento chirurgico di cui si conoscono procedure, esiti ed effetti.
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Il Gazzettino