Si accascia di fronte alla compagna che tenta di rianimarlo: Andrea muore

Andrea Cortese
BORGO VALBELLUNA - Si è accasciato di fronte alla compagna nell’autofficina in cui erano al lavoro insieme: lei ha cercato di rianimarlo, ma è stato tutto...

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BORGO VALBELLUNA - Si è accasciato di fronte alla compagna nell’autofficina in cui erano al lavoro insieme: lei ha cercato di rianimarlo, ma è stato tutto inutile. È stato stroncato da un infarto a soli 46 anni sabato alle 18.30 il meccanico Andrea Cortese residente a Morgan, con garage in via dell’Artigianato a Mel. L’uomo, che avrebbe compiuto 47 anni il prossimo 14 aprile, era un lavoratore instancabile: era in officina dalle 6 alle 20 tutti i giorni, sabato compreso. Tre settimane fa, Andrea, sanissimo e forte, era stato fiaccato dalla terribile influenza: era rimasto a letto con 39 di febbre per 4 giorni. Poi era tornato lentamente alla normalità, fino a sabato, quando è deceduto per arresto cardiaco. Ha donato tessuti e cornee e ieri è stato effettuato l’espianto. Solo nelle prossime ore si conoscerà la data dei funerali.

 
I SOCCORSI
La tragedia si è consumata sabato sera di fronte alla compagna Sonia Brancher. La donna che opera come volontaria di Croce Rossa è subito intervenuta mettendo in atto le manovre rianimatorie e chiamando aiuto al 118. Ma all’arrivo dei soccorritori non c’è stato nulla da fare per Andrea. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Mel che hanno effettuato gli accertamenti del caso. Evidente che si era trattato di una morte per cause naturale e quindi, in contatto con il magistrato di turno Marco Faion, hanno dato il via libera alla rimozione della salma. 
IL DOLORE
Chiusi nel loro dolore i genitori nell’abitazione di Morgan, al civico 116. Papà Giovanni Cortese, con mamma Maria Gabriella Lupo Stanghellini, nel 1986 avevano deciso di spostarsi da Milano nel Bellunese. A Trichiana erano nati i genitori di Giovanni Cortese e qui lui aveva voluto tornare. Andrea era nato nel 1971 a Milano, ma in provincia aveva potuto realizzarsi in quello che amava. «Aveva una passione sfrenata per i motori - racconta papà Giovanni - seguiva le gare di rally, le corse in salita, era presente in ogni occasione». Quel lavoro lo amava con tutto il cuore Andrea e per questo non gli pesava lavorare notte e giorno nel suo garage: orari da stacanovista, che però a lui, uomo dal fisico forte non pesavano.
L’ULTIMO GESTO

«Papà è stato buono anche da morto», hanno detto al nonno i figli di Andrea, due ragazzi di 15 e 16 anni. «Aveva espresso di voler donare gli organi e abbiamo dato seguito alla sua volontà, riportata anche nella carta di identità», spiega Giovanni Cortese. Ieri si è proceduto all’espianto di tessuti e cornee in ospedale a Belluno, con una equipe arrivata anche da Treviso. Nelle prossime ore si conoscerà la data del funerale che verrà celebrato a Trichiana.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino