Cipressa, fioretto al veleno: polemiche per la convocazione della figlia Erica a Tokio 2021

Andrea Cipressa e la figlia Erica
MESTRE/MIRANO - Andrea a Los Angeles 1984 ed Erica a Tokyo 2021. Di padre in figlia la scherma veneziana torna alle Olimpiadi nel segno della dinastia Cipressa, essendo...

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MESTRE/MIRANO - Andrea a Los Angeles 1984 ed Erica a Tokyo 2021. Di padre in figlia la scherma veneziana torna alle Olimpiadi nel segno della dinastia Cipressa, essendo ufficiale la convocazione della 25enne fiorettista miranese da parte del commissario tecnico suo padre. Un legame di sangue che solo i malpensanti stanno insinuando abbia agevolato la scelta della quarta fiorettista, come riserva per la gara a squadre della kermesse del 24 luglio-1. agosto in Giappone.


Dando per certa la convocazione di Alice Volpi e Martina Batini per l'individuale al fianco della capitana Arianna Errigo, l'avevamo scritto a inizio anno che il ritiro di Elisa Di Francisca avrebbe riaperto la corsa per l'ultimo pass. In lizza le due atlete del Frascati Scherma Francesca Palumbo (Aeronautica Militare) e Camilla Mancini (Fiamme Gialle) con la Cipressa (Fiamme Oro/Scherma Mogliano), rispettivamente numero 19, 21 e 27 del ranking mondiale, ma con la veneziana risultata la seconda migliore delle dodici azzurre e delle tre papabili (14. classificata; 25. invece la Mancini e 29. la Palumbo) nel Grand Prix di Doha di fine marzo, ovvero l'unica tappa di Coppa del Mondo disputata in più di un anno senza competizioni a causa della pandemia.
«Polemizzare su quella che da parte mia è stata una scelta esclusivamente tecnica, è una vera opera di sciacallaggio la dura replica del 58enne Andrea Cipressa ingenerosa per la mia storia ma soprattutto nei confronti di Erica, che ha lottato al pari di tutte le sue colleghe. Un conflitto d'interesse offensivo, forse Cesare Maldini non avrebbe dovuto convocare suo figlio Paolo (peraltro nell'occasione capitano, ndr) ai Mondiali di calcio di Francia '98? Fa rabbia che pure nella scherma ci si ritrovi a discutere con termini e toni solitamente estranei al nostro ambiente sportivo».


POLEMICHE
Addirittura ci sarebbe in ballo una interrogazione parlamentare sulla questione promossa dal senatore frascatano Emanuele Dessì (M5S).
«Incredibile, davvero non c'è nulla di più importante di cui occuparsi? A chi avanza questo lampante attacco nei miei confronti, non intendo rispondere, tantomeno sui social. Ma dico solo che le mie scelte tecniche le ho naturalmente relazionate con dovizia di particolari e dettagli al consiglio direttivo della Federscherma. Diatribe inopportune e che non fanno bene a nessuno, di certo non a chi si prepara per salire in pedana e dare tutto. A me interessa solo mettere i miei atleti in un'altra bolla. Dopo quella dovuta al Covid lo faremo di nuovo, per farci scivolare addosso le polemiche altrui e fare del nostro meglio nelle gare di una Olimpiade molto difficile».


Nelle prossime due settimane Erica Cipressa e le azzurre si prepareranno nei raduni collegiali e l'11 luglio decolleranno verso il Giappone. Proprio la super campionessa monzese Arianna Errigo (classe '88) sarà l'unica fiorettista non-esordiente ai Giochi la senese Volpi debutterà a 29 anni, la pisana Batini addirittura a 32 di quello che tutti auspicano riesca a confermarsi un dream team nel solco della fulgida tradizione azzurra. Peraltro Andrea Cipressa, nell'intervista di tre mesi fa al Gazzettino, sottolineava «A Tokyo porterò la più in forma e anche Erica è in corsa. Ho sempre saputo scindere i due ruoli, da padre l'ho sempre messa in guardia ma non l'ho più allenata, da citì non l'ho mai favorita e semmai ho rischiato di penalizzarla».

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Il Gazzettino