«Alfredo Libero», imbrattata la sede di Casapound: identificato 25enne vicino agli anarchici

«Alfredo Libero», imbrattata la sede di Casapound: identificato 25enne vicino agli anarchici
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PADOVA - Individuati grazie alle telecamere di videosorveglianza i due soggetti che lo scorso 25 febbraio avevano imbrattato la sede dell’associazione “il Bivacco” di Padova, luogo di ritrovo dei militanti di Casapound, con la scritta vergata con vernice di colore nero sulla porta di accesso “ Alfredo Libero” accompagnata dalla “A” cerchiata. Uno dei due è stato identificato grazie ai capi di abbigliamento indossati in quella circostanza. Si tratta di un 25enne domiciliato a Padova vicino ai movimenti anarchici cittadini. Il gesto scaturiva dal rinnovato attivismo, sulla scia delle mobilitazioni nazionali, sui temi anti-repressivi e antifascisti anche nell’ambito della campagna nazionale in difesa dell’anarchico Alfredo Cospito.

Le attività di indagini, effettuate dalla Digos, hanno evidenziato elementi di collegamento tra la scritta sulla sede di Casapound con quella comparsa lo scorso 9 maggio “Aldo Moro sponsor della Renault”, nel muro del palazzo dell’Università/Facoltà di Ingegneria, in concomitanza con l’anniversario del ritrovamento del corpo di Aldo Moro all’interno del portabagagli di una Renault 4.

A carico del giovane, su disposizione della Procura della Repubblica di Padova, che ha coordinata l’attività investigativa, è stato emesso decreto di perquisizione domiciliare e personale e dovrà rispondere dei reati di istigazione a delinquere e imbrattamento. Nel corso della perquisizione, effettuata nella mattinata di ieri, sono stati sequestrati dispositivi informatici e apparati telefonici, oltre a svariato materiale di propaganda anarchica ed i capi di abbigliamento utilizzati per l’imbrattamento.

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Il Gazzettino