Ampliamento Alì, si cerca la quadra: una legge regionale può sbloccare l'iter

L'attuale magazzino Alì
Grazie ad una legge regionale potrebbe sbloccasi il progetto per la realizzazione del nuovo centro logistico Alì in zona industriale. Ora potrebbe essere veramente la volta...

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Grazie ad una legge regionale potrebbe sbloccasi il progetto per la realizzazione del nuovo centro logistico Alì in zona industriale. Ora potrebbe essere veramente la volta buona. L'obiettivo dell'amministrazione Giordani è infatti quello di portare in consiglio comunale la delibera che sancisce il via libera all'intervento entro fine maggio (la data più probabile è lunedì 27). 


A sbloccare una vicenda che si trascina ormai da più di un anno potrebbe essere la legge regionale 14 del 2017 che contiene le “Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo”. Secondo i tecnici del Comune in virtù di questa legge nel caso in cui un'azienda che ha la necessità di ampliare la sua sede e non ha la possibilità di farlo recuperando degli edifici già esistenti, può espandersi nelle aree limitrofe anche se queste non sono edificabili (nel caso dell’Alì si tratta di terreni attualmente agricoli) e questo, dal punto di vista tecnico, non comporta consumo di suolo. Insomma ci sarebbero tutti i presupposti perché il provvedimento possa andare avanti e il consiglio comunale possa approvare la variante al Piano degli interventi. 

LA PARTITA

Questo però non significa che l’accordo politico sia già stato trovato. Ad oggi, infatti, i distinguo in maggioranza restano molti. Si va da Coalizione civica, a un parte del Pd, fino ad arrivare a Simone Pillitteri della lista Giordani. Ad avanzare delle perplessità nell’ultimo periodo sarebbero stati anche il capogruppo “giordaniano” Luigi Tarzia e la consigliera Dem Caterina Coppo.
Facendo leva anche sulla legge regionale in questione, nelle prossime settimane si cercherà di portare avanti un ragionamento molto semplice per provare a convincere i consiglieri più riottosi: il parlamentino di Palazzo Moroni è liberissimo di bocciare il progetto e questo rientra assolutamente nelle sue prerogative. Il problema però è che un voto negativo rischierebbe, con ogni probabilità, di far partire un ricorso da parte dei proponenti. Un ricorso che, anche in virtù della legge regionale già citata, rischia di vedere l’amministrazione comunale soccombente. 

IL PERSONALE

Ad accelerare il via libera al progetto potrebbero essere anche le preoccupazioni manifestate qualche giorno da chi lavora al centro logistico. Sulla scrivania del sindaco Sergio Giordani è arrivata infatti una petizione firmata da 143 lavoratori. «Siamo dei magazzinieri che lavorano presso il magazzino di via Svezia – si legge nel documento – Scriviamo questa lettera perché siamo molto preoccupati per noi e le nostre famiglie. (...) Se il progetto non sarà approvato, girano voci che il magazzino dell’Alì sarà spostato lontano da Padova. Speriamo che queste voci non siano vere, questo ci causerebbe un grave disagio. Abbiano acquistato casa a Padova per poter essere vicino al magazzino di via Svezia, per poter far studiare i nostri figli a Padova. Chiediamo al Comune di far rimanere a Padova il magazzino dell’Alì, ci troviamo molto bene a lavorare in questa azienda». 

LE PROSSIME MOSSE

Insomma, le pressioni per fare presto arrivano da più parti. Ora, per cercare di rendere il provvedimento più accettabile per i dissidenti, si lavorerà molto sulle “compensazioni ambientali” che il gruppo della grande distribuzione dovrà mettere in campo. Compensazione che valgono circa 5 milioni di euro. Tutto si giocherà dunque nelle prossime settimane. Già dopo il primo maggio potrebbe tenersi una riunione di maggioranza per fare il punto della situazione e poi si cercherà di portare il documento in aula entro qualche fine settimana. Non è escluso qualche nuovo colpo di scena.

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Il Gazzettino