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PADOVA - «All'Istituto oncologico veneto è nata e cresciuta una famiglia». A raccontare la storia di Giuseppe e Marina è il direttore generale Patrizia Benini, sul suo profilo Facebook, nel quotidiano post Buongiorno a. L'iniziativa intende far conoscere attraverso i social i professionisti e le figure che gravitano attorno all'istituto di via Gattamelata. Lo spazio, questa volta, è dedicato alla storia d'amore tra l'oncologo Giuseppe Lombardi e la psico-oncologa Marina Lorusso.
«I love Iov, recita lo slogan dell'Istituto oncologico veneto, amo lo Iov dichiara la dottoressa Benini. Ma allo Iov ci si può anche innamorare. Nove anni fa la freccia di Cupido scoccò proprio tra i nostri reparti e ambulatori dove si conobbero Giuseppe Lombardi e Marina Lorusso.
Tra i protagonisti messi in luce nei giorni scorsi sui social ci sono anche Roberto, l'operatore della vigilanza ausiliaria sempre presente al parcheggio di via Gattamelata, e Mara, la strumentista della sala operatoria di Castelfranco. «Si dice che quella degli strumentisti sia una danza, la sinfonia perfetta intonata insieme con l'equipe di sala operatoria, quella confidenza e familiarità con i ferri chirurgici che rendono veloce, professionale, preciso il quadro d'insieme. Grazie a Mara, strumentista che gestisce la cassetta degli attrezzi. Perché oltre al bisturi c'è molto di più». E, ancora, Christian ed Erjanna, che in Farmacia si occupano dell'utilizzo appropriato e sicuro di farmaci convenzionali e sperimentali, di dispositivi medici, diagnostici in vivo e in vitro, materiale per dialisi e protesico, vaccini, prodotti nutrizionali, disinfettanti, radiofarmaci, gas medicali, mezzi di contrasto ed emoderivati. Un contributo fondamentale per gestire la produzione delle terapie antiblastiche infusionali a dose personalizzata. (E.Fa.)
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Il Gazzettino