Amolaretta, ciclabile aperta dopo 20 anni

Amolaretta, ciclabile aperta dopo 20 anni
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ADRIA (ROVIGO) - La lunga attesa è finita. La pista ciclabile Amolaretta diventa realtà. «É stato aperto al pubblico il tratto ciclabile fra via Leonardo da Vinci e via della Solidarietà - comunica il sindaco Omar Barbierato - permettendo ai cittadini di poter transitare in bici dal quartiere al centro città. L'azione si è resa possibile grazie all'ultima delibera votata in consiglio comunale, in seguito a tutta una serie di vicissitudini burocratiche, amministrative e politiche che si sono protratte dal 2000 ad oggi». L'apertura anticipata, tramite collaudo parziale dell'opera, è stata dettata dalla necessità di ridurre i pericoli per la circolazione stradale. «Per tale motivo gli ultimi lavori verranno eseguiti appena possibile, compatibilmente con le tempistiche burocratiche - fa sapere l'assessore Marco Terrentin - ed, a breve, lo spazio verde del quartiere, come previsto dalla convenzione, sarà completato con nuovi giochi».

 
Grazie infatti all'approvazione in consiglio di una modifica della precedente convenzione tra Comune ed i privati, la ciclabile interclusa è stata classificata opera di pubblica utilità.
LA LUNGA VICENDALa storia è nota ed era stata portata a galla anni fa da Il Gazzettino e grazie alla caparbietà di un residente, Lorenzo Braga. Era stata infatti realizzata una ciclabile che andava a morire addosso al muro di una proprietà privata. La diatriba non si era mai risolta. Per bypassare il problema sette anni fa il Comune aveva deciso di realizzare il necessario collegamento della pista con la strada arginale di località Amolaretta, per collegarsi così con la nuova ciclabile presente sul ponte Canareggio, utilizzando parte dell'area dell'impianto di sollevamento fognario già esistente in zona. Dopo l'estirpazione di tre piante e la messa in opera di un nuovo tratto di ciclabile in conglomerato cementizio armato, nonchè una nuova recinzione, al fine di separare il percorso dall'area in cui è presente l'impianto, il tutto sembrava pronto. Ma l'apertura al traffico non è mai arrivata. A causa di un errore da parte degli uffici, non era stato considerato il fatto che per aprire al traffico la ciclabile si doveva per forza di cose transitare su un tratto di proprietà privata. L'operazione di fatto si bloccò. 
BRACCIO DI FERROI privati avevano anche posizionato delle cancellate ed inviato diffide a palazzo Tassoni tanto che il Comune era stato costretto a fare retromarcia. L'operazione era ripartita lo scorso anno, pochi settimane dopo l'insediamento della giunta Barbierato, con l'apertura del cantiere del piano di recupero del quartiere Amolaretta e proprio con la creazione della ciclabile.

L'opera, che avrebbe dovuto decollare già da almeno due anni, riguardava nel suo complesso la ristrutturazione urbanistica ed edilizia di un edificio commerciale, l'ex consorzio agrario, in area per attrezzature di interesse comune, a fronte della possibilità di edificare su 12 lotti, più uno di circa mille metri. Due le proprietà interessate da questa operazione che si prefigge la riqualificazione del quartiere con la creazione di un'area parcheggi, l'ultimazione del tristemente famoso passaggio ciclabile e la riqualificazione dell'intera area per un controvalore di 139mila euro. 
Guido Fraccon Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino