ADRIA - Dopo quella on line lanciata da un gruppo di residenti anche il circolo Delta del Po Adria di Legambiente si è fatto promotore di una petizione per la...
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EFFETTO “ISOLA DI CALORE”
”Tali alberi - si legge nella richiesta di riformulazione del piano - presentano un grande valore storico, un grande valore paesaggistico ed offrono un notevole beneficio ambientale grazie all’ombra garantita, tanto più importante se si pensa all’effetto ‘isola di calore’, sempre più frequente nel centro cittadino”. Nella relazione che accompagna il progetto approvato in giunta, è rammentato l’obiettivo di aumentare la resilienza dello spazio urbano rispetto agli effetti del cambiamento climatico, mediante anche la riduzione dell’effetto “isola di calore. “Se per la riduzione delle superfici asfaltate con nuove superfici a maggiore capacità drenante non ci sono obiezioni - osserva Legambiente - non è chiaro come una alberatura di nuovo impianto possa garantire la stessa superficie ombreggiante dei pini attuali. L’operazione è inoltre in contrasto ai modelli di adattamento ai cambiamenti climatici e col principio del Pnrr denominato Dnsh, “Do no significant harm”, ovvero non arrecare nessun danno significativo all’ambiente”.
CAMBIO AL VERTICE
Intanto Legambiente si tinge di rosa per la prima volta. Roberta Ferrarese è il nuovo presidente del circolo adriese. Insegnante di didattica ambientale in Legambiente, laureata in lettere moderne, già nel direttivo regionale del sodalizio, succede al marito Ermes Bolzon. Bolzon, esperto di risparmio energetico-ambientale, nel corso del suo mandato ha condotto numerose attività sulla dispersione dei rifiuti organici e sulle auto abbandonate. Esperto di edilizia a basso consumo energetico e di rapporto fra territorio e agricoltura, l’ex presidente si è interessato anche di subsidenza e di sfruttamento del sottosuolo. Il nuovo direttivo sarà composto, oltre che da Ferrarese, da Bolzon nelle vesti di vicepresidente e da Nereo Ruzza, Simone Zanin e Sara Pavan.
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Il Gazzettino