Alunna disabile, i compagni di classe la difendono dalle offese dei bulletti

foto di repertorio
MORGANO - I bulletti degli ultimi anni delle elementari la prendevano in giro per la sua disabilità. La deridevano perché ai loro occhi appariva strana, forse senza...

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MORGANO - I bulletti degli ultimi anni delle elementari la prendevano in giro per la sua disabilità. La deridevano perché ai loro occhi appariva strana, forse senza nemmeno rendersi conto della gravità di gesti e parole. Ma non avevano fatto i conti con i suoi compagni di classe, che anche se più piccoli si sono schierati tutti assieme, senza paura, a difesa della loro amica. «È una bambina come tutti noi hanno messo in chiaro sfidando i più grandi nessuno deve permettersi di prenderla in giro per la sua disabilità». 


IL PRECEDENTE È quanto accaduto nella scuola elementare di Morgano, nell'istituto comprensivo guidato dalla preside Daniela Bettini. Lo stesso delle medie di Badoere, dove poco prima delle vacanze di Natale il papà di un alunno che aveva preso un brutto voto è entrato nella scuola, ha spalancato la porta della classe del figlio, interrompendo la lezione in corso, e ha iniziato a interrogare i suoi compagni di classe chiedendo loro se l'interrogazione fosse realmente andata così male. Non soddisfatto, alla fine se n'è andato dicendo alla professoressa che si attendeva una revisione del voto. Un episodio, che la scuola ha segnalato all'autorità giudiziaria, lontanissimo dalla solidarietà vista a Morgano. 

LA RIUNIONE A dimostrazione che gli adulti spesso hanno molto da imparare dai bambini. Il comportamento dei piccoli dell'elementare in difesa della loro compagna con disabilità è emerso durante la riunione tra genitori andata in scena venerdì nell'asilo parrocchiale Angeli Custodi, sempre a Morgano. 

«Abbiamo voluto ringraziare le maestre dell'asilo dice una mamma perché se i nostri figli ora si comportano in questo modo alle elementari, difendendo una loro compagna con delle difficoltà, vuol anche dire che all'asilo hanno fatto un ottimo lavoro di base sul piano della sensibilità, dell'integrazione e dell'inclusione». Si è trattato di un enorme atto di stima che i genitori hanno voluto esplicitare davanti a chi ogni giorno si impegna per far crescere al meglio gli adulti di domani. «Una classe della primaria difende la sua compagna come un sol corpo dai bulletti più grandi confermano dall'asilo di Morgano questo, detto dai genitori, grazie anche all'ottimo lavoro fatto nella scuola dell'infanzia. Grazie alle maestre per gli esempi di umanità e professionalità». Non è una cosa scontata in un periodo storico in cui la scuola finisce spesso nel mirino dei genitori. Tanto che proprio dopo il caso delle medie di Badoere, Barbara Sardella, dirigente dell'ufficio scolastico di Treviso, ha invitato tutti i prèsidi a denunciare qualsiasi aggressione sia fisica che verbale da parte dei familiari dei ragazzi.  Da Morgano arriva una bella notizia che consente a tutti di continuare a guardare con fiducia al futuro. 
 
 
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Il Gazzettino