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Alta velocità ferroviaria a Vicenza, il progetto è pronto e i lavori partiranno entro l'estate di quest'anno. E ora si punta decisamente su Padova per completare l'opera fondamentale per il Pnrr e per il Corridoio transeuropeo Ten-T Mediterraneo che dalla Spagna arriva alla frontiera Ucraina. La tratta Verona - Padova di 76,5 chilometri in totale secondo le previsioni costerà circa 4,8 miliardi, taglierà quasi 300mila tonnellate di emissioni Co2 l'anno e il 50% dei tempi di percorrenza del viaggio, 3 milioni di passeggeri l'anno e la creazione di circa 4mila posti di lavoro. Secondo una nota del principale attore di quest'opera Webuild «oggi nel primo tratto da Verona a Vicenza sono già impegnate 320 aziende la maggior venete». Sui tempi di definizione dell'opera non ci sono ancora certezze ma l'avvio dei lavori nell'estate dovrebbe assicurare il completamento dei 6,2 chilometri dell'attraversamento vicentino e dell'ultima tratta di 30 chilometri fino a Padova entro il 2026. Con tracciato di complessivi 76,5 Km, la Verona-Padova salderà la trasversale est-ovest Torino-Milano-Venezia, l'ultimo tratto ferroviario fino alla Laguna è infatti già ad alta velocità. Il progetto complessivo attraversa 22 comuni e si articola in tre lotti funzionali. Il primo lotto, la tratta Verona bivio di Vicenza, è in corso di realizzazione dall'agosto 2020 (dopo l'approvazione definitiva dell'opera nel 2018) da parte del Consorzio Iricav Due (83% dal gruppo italiano Webuild e per il 17% da Hitachi Rails Sts). Il suo tracciato, di 44,2 Km, attraversa 13 comuni, «quadruplicando la linea esistente, aumentando la qualità dell'offerta ferroviaria, la sua integrazione con la rete europea e riducendo l'impatto ambientale e l'incidentalità associata alla mobilità stradale».
OPERA UNICA
Un'opera unica e fondamentale per l'economia e i cittadini non solo del Nordest, finanziata - per la maggior parte - con i fondi del Pnrr, il piano nazionale di rilancio e resilienza. «Quest'opera darà vita a un enorme cambiamento per questo territorio spiega l'ingegnere Paolo Carmona, general manager del consorzio Iricav Due solo l'attraversamento di Vicenza contribuirà a modificare in modo sostenibile l'assetto cittadino, migliorando la connettività tra il Nord e il Sud dell'area urbana.
Il Gazzettino