Alpinista disperso sul Monte Rosa. Dopo tre giorni stop alle ricerche

Gianfranco Toso
PADOVA - Aveva già fatto il Cervino l'anno scorso e quest'estate ha deciso di affrontare il Monte Rosa. Arrivato sul ghiacciaio del Breithorn si è diviso dal...

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PADOVA - Aveva già fatto il Cervino l'anno scorso e quest'estate ha deciso di affrontare il Monte Rosa. Arrivato sul ghiacciaio del Breithorn si è diviso dal suo amico e compagno di viaggio e ha raggiunto la cima. Da lì però non è più tornato. Da sabato pomeriggio il soccorso Alpino Valdostano e le guide della Guardia di finanza stanno cercando Gianfranco Toso, amministratore di condominio 50enne di Padova, aspirante accompagnatore sezionale di escursionismo del Cai provinciale, che aveva intrapreso la scalata assieme a un altro esperto di montagna, Riccardo Parisi. 


I due erano partiti venerdì e avevano raggiunto con i mezzi di risalita il rifugio Guide Val d'Ayas, a 3.420 metri di quota. La mattina successiva, sabato, hanno proseguito la loro escursione sul percorso di cresta, come precisa Angelo Soravia, ex presidente del Cai padovano. «Poi ad un certo punto della salita i loro cammini si sono divisi. Il suo accompagnatore non se la sentiva di proseguire e ha preferito rientrare al Guide del Cervino, mentre Gianfranco ha intrapreso il cammino per la cima, verso il Breithorn centrale poi in cresta. L'amico l'ha visto arrivare osservandolo dal basso». Intorno alle 18.30, Toso ha chiamato il compagno assicurandogli di vedere «gli impianti del Piccolo Cervino. Dunque era molto vicino. Un ora e mezza dopo, però, non era ancora arrivato al rifugio e l'amico si è preoccupato. Ha chiamato il suo cellulare ed era spento. Quindi ha telefonato ai soccorso».

STOP ALLE RICERCHE
Sono state definitivamente sospese oggi, martedì 11 giugno, le ricerche di Gianfranco Toso. In base agli ultimi rilievi effettuati via terra e con l'elicottero e dopo l'impiego del rilevatore Recco, l'ipotesi più plausibile - fa sapere la Centrale unica del soccorso della Valle d'Aosta - è che lo scalatore sia precipitato dalla cresta lungo la parete Nord, a causa di un probabile distacco della cornice di neve dovuto alle temperature elevate.
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Il Gazzettino