Penne nere in sfilata città imbandierata per onorare l'Ana

Penne nere in sfilata città imbandierata per onorare l'Ana
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BELLUNO - Partecipazione massiccia - 202 delegati su 231 aventi diritto in rappresentanza dei 44 Gruppi dipendenti ottimi risultati delle attività del 2023, nucleo di Protezione civile fortemente impegnato, squadre agonistiche sugli scudi e sguardo in avanti per un futuro associativo sempre più aperto ai giovani. La mattinata di ieri delle penne nere bellunesi è iniziata con la celebrazione della messa nella chiesa parrocchiale dei santi Biagio e Stefano. Al termine spostamento con vessilli e gagliardetti per l'ammassamento in piazza Piloni dove il maltempo non ha impedito di dare corpo alla sfilata sino alla caserma Salsa/D'Angelo accompagnata dalla sempre presente Fanfara alpina di Borsoi.


Rispettando il cerimoniale di qualsiasi raduno o assemblea dell'Ana i componenti del corteo si sono schierati nella piazza d'armi della caserma Salsa/D'Angelo per l'alzabandiera e gli onori ai caduti davanti ai monumenti. Ad accoglierli c'era il tenente colonnello Marco De Gruttola in rappresentanza del comandante del 7° Reggimento Alpini. Espletate poi le necessarie operazioni preliminari di verifica poteri la sala polifunzionale ha ospitato i lavori assembleari aperti dal saluto del presidente sezionale Lino De Pra che ha salutato i delegati, le autorità e le delegazioni delle Sezioni consorelle di Cadore, Feltre e Valdobbiadene, nonché la sorella dell'alpino Armando Piva del 7° Alpini, caduto a Cima Vallona nel giugno 1967.


Dalla tribuna è stato espresso un commosso ricordo di Arrigo Cadore e un caloroso abbraccio ai presenti Franco Patriarca e Angelo Dal Borgo, tutti presidenti emeriti della Sezione. Nominati per alzata di mano il presidente dell'assemblea e il segretario verbalizzante, nelle persone dei soci Ennio Soccal e Giuseppe Colferai, la parola è passata al presidente De Pra per la relazione morale. Si è trattato di un documento molto corposo e ricco di informazioni e ripetutamente collegato al grande successo per l'organizzazione del Raduno del 3° Raggruppamento "Triveneto" dello scorso giugno.

Uno dei punti qualificanti dell'esposizione del presidente ha riguardato il calo degli associati, il difficile ricambio generazionale. Tra le soluzioni più praticabili, secondo De Pra, l'esperienza dei Campi scuola che continuano ad attrarre giovani disponibili ad un possibile futuro impiego nel Corpo degli Alpini: «Ai prossimi Campi scuola di Feltre e Tai di Cadore dell'estate 2024 ci saranno giovani che desiderano ripetere l'esperienza per una seconda volta. Daremo a loro tutto il nostro appoggio». Ad attendere i giovani, però, c'è anche la Protezione civile che propone loro un impiego di grande valore civico e utile per la loro complessiva formazione di futuri cittadini». L'assemblea ha poi ratificato all'unanimità la relazione finanziaria, redatta dal tesoriere Michele Dal Paos e letta dallo stesso presidente De Pra, mentre Giorgio Sartori ha relazionato per conto del Collegio dei revisori dei conti.


Assente perché impegnato nelle emergenze nel Veneto l'assessore Gianpaolo Bottacin - la Regione era rappresentata dal consigliere Giovanni Puppato - significativi sono stati gli interventi del sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin e del presidente della Provincia Roberto Padrin. Il primo cittadino del Comune capoluogo si è detto orgoglioso dei risultati del Raduno Triveneto e, a proposito dei giovani, ha ricordato come oggi tutti chiedano diritti, mentre la grande famiglia alpina propone anche doveri da assolvere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino