Marcia del centenario: gli alpini di Treviso sfileranno a Castelfranco in ottobre

Alpini sezione Treviso Franco Giacomin e Marco Piovesan
TREVISO - Un’adunata, gli alpini trevigiani, alla fine l’avranno entro il 2021. Non è quella oceanica nazionale di Rimini-San Marino, già rinviata...

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TREVISO - Un’adunata, gli alpini trevigiani, alla fine l’avranno entro il 2021. Non è quella oceanica nazionale di Rimini-San Marino, già rinviata due volte (si terrà nel maggio 2022), ma il raduno sezionale dai numeri più ridotti, comunque importanti, visto che l’Ana di Treviso conta circa 11mila iscritti in un territorio che abbraccia le terre del Piave, del Montello e del Grappa. Si terrà a Castelfranco sabato 16 e domenica 17 ottobre. E’ uno dei momenti più significativi del programma che celebra i 100 anni della sezione Alpini trevigiana, fondata il 6 ottobre 1921 da sette penne nere, reduci della Grande Guerra, che si riunirono all’Albergo Stella d’Oro, in rappresentanza di una quarantina di ex commilitoni, per dare il via ad una lunga storia di impegno al servizio della comunità. L’associazione nazionale era nata appena un anno prima, a Milano, ed anche Treviso volle farne parte. Un’altra guerra in mezzo ha tragicamente segnato i decenni successivi. Finiti i tempi dei conflitti, gli alpini trevigiani sono rimasti in prima linea ad aiutare il paese nelle tante calamità italiane, tanto che l’Ana è stata premiata con delle medaglie per avere prestato soccorso in occasione dei terremoti dell’Aquila, delle Marche e dell’Umbria. Al valore della Protezione civile alpina sarà dedicato il raduno sezionale di Castelfranco, come anticipato dal presidente Marco Piovesan e dal vicepresidente vicario Franco Giacomin, nella presentazione del calendario celebrativo e del logo del centenario (creato da Davide Soligo), ospitata ieri nel salone del Palazzo dei Trecento.

L’OBIETTIVO

«Gli alpini devono tornare ad aggregare le comunità. Le celebrazioni saranno un momento di grande gioia per la nostra città» ha detto il sindaco Mario Conte. Il centenario è già stato aperto dalla premiazione del XXVI concorso letterario “Parole attorno al fuoco”, il 12 giugno ad Arcade. Prossima tappa il 12 settembre nel Duomo di Oderzo, in cui si esibiranno i sette cori sezionali: il Coro di Oderzo, quello di Preganziol, il Cime d’Auta di Roncade, i Gravaioli di Maserada, il Montello di Biadene, l’Ottetto Treviso e il Fameja Alpina di Breda. Sabato 2 ottobre al Meve di Montebelluna sarà presentato il libro sulla storia della sezione Ana di Treviso e delle sue cinque medaglie d’oro, ricordando che erano montebellunesi due dei fondatori, Augusto Serena e Guido Bergamo. Quindi, il 16-17 ottobre sarà la volta del raduno sezionale, alla cui organizzazione collaborano i gruppi di Resana e di Riese, con l’apertura della cittadella della Protezione civile e la sfilata nel centro della cittadina.

LA FESTA

Il 29-30-31 ottobre si entra nel cuore delle celebrazioni, con la lunga marcia del centenario 1921-2021. Venerdì partiranno i primi podisti dal sacrario di Cima Grappa; poi sabato mattina da Nervesa, Fagarè della Battaglia, dal Bosco delle Penne Mozze di Cison di Valmarino e dall’ossario di Biadene si muoveranno altre quattro staffette di alpini. Ogni gruppo di marciatori recherà un pezzo del logo dell’anniversario e tutti si ricongiungeranno sabato sera a Treviso, per ricomporre l’intera immagine celebrativa. Entrando da Porta San Tommaso, le penne nere sfileranno lungo le vie del centro, accompagnate dalla fanfara congedati della Brigata Julia, per raggiungere il monumento ai Caduti di piazza della Vittoria. La fanfara della Julia sabato sera si esibirà in Piazza dei Signori, mentre i sette cori sezionali si posizioneranno in altre vie e piazze del centro, per riempire la città di canti alpini. La mattina di domenica 31 ottobre si terranno la messa nel Duomo, celebrata dal vescovo Michele Tomasi, e la cerimonia dell’alzabandiera in piazza della Vittoria. L’Albergo Stella d’Oro, che fu la prima sede della sezione Ana, è stato distrutto dalle bombe alleate il 7 aprile 1944. Dove sorgeva, all’angolo tra Corso del Popolo e via Toniolo in piazza Borsa, c’è il palazzo della ex Banca Commerciale. Qui verrà collocata, quale atto conclusivo dell’anniversario, la targa commemorativa in ricordo dell’atto fondativo e della forza dell’associazionismo alpino, che non si è fermata nemmeno nei mesi della pandemia. 

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Il Gazzettino