Muore schiacciato alla Intersocks: la verità è nei video. Sotto la lente il mulettista, il titolare e il responsabile della sicurezza

Acquisite ieri le immagini di videosorveglianza

Zeljko Manarin, morto sul lavoro
BELLUNO - Saranno le immagini della videosorveglianza acquisite ieri dagli ispettori dello Spisal all'Intersocks di Alpago a chiarire quanto accaduto lunedì pomeriggio...

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BELLUNO - Saranno le immagini della videosorveglianza acquisite ieri dagli ispettori dello Spisal all'Intersocks di Alpago a chiarire quanto accaduto lunedì pomeriggio quando Zeljko Manarin ha perso la vita lavorando. L'uomo, 57 anni, italo-croato residente a Paiane di Ponte delle Alpi, stava operando con dei colleghi per caricare un ventilatore che doveva essere posizionato sul camion. Ma qualcosa è andato storto e Manarin è stato schiacciato dal pesante macchinario.

IL SOPRALLUOGO

Ieri gli ispettori Spisal dell'Ulss 1 Dolomiti sono tornati all'Intersocks, in via dell'Artigianato 28 a Paludi, e hanno sentito diverse persone. L'area, il mezzo straniero che doveva effettuare il carico, e il muletto restano sotto sequestro per consentire le indagini: passeranno diversi giorni prima che venga liberata. Zeljko Manarin era dipendente della ditta Intersocks e lunedì stava regolarmente lavorando presso l'azienda alla presenza di altre persone quando è avvenuta la tragedia.

LA DINAMICA

Il camionista arrivato dalla Bosnia dove Intersocks ha una filiale, aveva appena parcheggiato il mezzo pesante ed era in attesa della conclusione delle operazioni. Il grosso ventilatore doveva essere sollevato per il carico e i dipendenti della Intersocks (non si sa quanti erano impegnati nel lavoro di carico esattamente) stavano usando il muletto. Il macchinario è caduto dal muletto e ha investito il lavoratore che è morto sul colpo. Questa la dinamica dell'infortunio, come emerge da una prima ricostruzione dello Spisal che a lungo ha sentito ieri i dipendenti. Oggi gli ispettori della prevenzione infortuni sul lavoro consegneranno la prima informativa in procura, con tutti i documenti raccolti nella ditta alpagota.

LE IPOTESI

È ancora presto per definire i possibili indagati. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, ma per avere il numero esatto delle persone che saranno iscritte si dovranno attendere le prossime ore. Chi indaga, infatti, sta valutando le eventuali responsabilità: dal referente dell'azienda, al responsabile della sicurezza, al mulettista che stava operando. I nomi saranno sicuramente più di uno, sarà la procura, con la dottoressa Roberta Gallego che coordina l'indagine, a valutare come procedere. Zeljko Manarin aveva avuto regolare formazione per quanto stava facendo? E il mulettista? Sono domande a cui solo gli approfondimenti successivi potranno dare una risposta.

I VIDEO

Una risposta immediata, quella sì, arriverà dalle immagini della videosorveglianza interna alla ditta con le telecamere che davano sull'esterno, il piazzale dove stava avvenendo l'operazione di carico. Sono state scaricate dallo Spisal ieri nell'azienda e verranno analizzate nelle prossime ore: potranno dire con esattezza quello che è successo lunedì prima delle 16,20 quando scattò la chiamata con la richiesta di aiuto per l'operaio che era a terra senza vita.

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Il Gazzettino