ALPAGO - L'occhio di riguardo per la frana di Schiucaz? Non basta più. Ora di occhi ne servono almeno due. Vigili, attenti, spalancati. Perché si è...
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PRIMO FINANZIAMENTO «C'è una sorta di catino - spiega Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale con delega alla Difesa del suolo - e, da monte, richiama il materiale che si fluidica con l'acqua per scendere poi a valle». Al momento, comunque, la situazione non presenta pericoli per le case. Anche se le preoccupazioni non mancano: «I problemi potrebbero sorgere sulla strada che va in Val Turcana e conduce a Cornei. Siamo molto distanti dalle abitazioni, la frana è conosciuta. Ma va monitorata perché c'è il rischio che la strada possa essere invasa dal fango. A ogni modo, il Comune avrà a disposizione un finanziamento, utile a dare il via ad alcuni interventi di particolare rilevanza».
PICCOLE MANUTENZIONI Da Schiucaz e Caozze: l'Alpago si conferma un territorio fragile. Di conseguenza, serve un ragionamento ad ampio raggio: «Le problematiche attuali - prosegue Massimo Bortoluzzi - sono amplificate dalla mancata manutenzione del territorio da parte dei privati. Nessuno si preoccupa più di realizzare quei piccoli, ma fondamentali lavoretti che un tempo venivano condotti dai contadini. I quali, con un semplice piccone, creavano una canaletta. Ora invece l'acqua va da tutte le parti e crea smottamenti». Il nodo, quindi, è pure di natura culturale: «Ci vorrebbe un cambio di mentalità. Ognuno di noi dovrebbe preoccuparsi maggiormente della tutela del territorio: è la sola maniera che abbiamo per mantenere solido il nostro bellissimo paesaggio. Un ente pubblico può arrivare fino a un certo punto, non può certo sostituirsi al privato».
VENETO STRADE SI MUOVE Nel frattempo, sul fronte di Schiucaz, ieri sera a Farra si è svolto un tavolo con la presenza dei 17 evacuati e della psicologa (nonché rappresentante della Provincia) Francesca De Biasi: «Garantire un supporto psicologico, in questo momento, è determinante. Siamo di fronte a persone che si sono ritrovate fuori dalle loro case dalla mattina alla sera: vanno capite le loro esigenze. E le loro difficoltà. Anche perché i tempi potrebbero essere ancora lunghi». La frana, infatti, continua a muoversi. E le spaccature sono sempre più accentuate. In ogni caso, come ha confermato l'assessore regionale Gianpaolo Bottacin, «Veneto Strade inizierà i lavori per realizzare la pista che consentirà di accedere alla parte superiore».
Marco D'Incà
Pagine 38/39 di 48
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Il Gazzettino